L'espulsione di Alma Shalabayeva è "una vicenda di cui non ero stato informato", come "nessun altro collega del governo" ne' "il presidente del Consiglio".
Intervenendo in Senato, dove legge la relazione del capo della polizia Alessandro Pansa, Angelino Alfano si difende dalle accuse di essere a conoscenza del blitz nei confronti della moglie del dissidente kazako. E intanto, dopo le dimissioni del capo di gabinetto del Viminale, Giuseppe Procaccini, Alfano ha anche proposto l'avvicendamento del capo della segreteria del dipartimento Pubblica sicurezza, di cui ha chiesto una "riorganizzazione generale, a cominciare dall'Ufficio immigrazione".
"Farò tutto quanto è nelle mie possibilità per fare in modo che non accada mai piu' che un ministro dell'Interno e un governo non sia informato", aggiunge Alfano. Il ministro basa la sua difesa sulla relazione di Pansa, dove si legge che "è evidente che non tutte le informazioni sono state portate all'attenzione del ministro Alfano".
Il dipartimento di Pubblica sicurezza ha seguito la procedura necessaria, infatti, "solo fino a un certo punto, come se dovesse rispondere solo della cattura del latitante" Ablyazov e ha trattato il caso con "valore di ordinarietà burocratica", senza "sollecitazioni o particolari avvertimenti", nonostante "l'interesse di un altro Paese e l'utilizzo di un volo non di linea doveva essere un elemento tale da rappresentare che si trattasse di un evento da sottoporre all'attenzione ministro".
Alle 20 nell'Aula della Camera l'informativa del ministro dell'Interno Angelino Alfano. Alfano ha parlato dal banco dei ministri con accanto i ministri Mauro, Cancellieri e Zanonato e ha replicato l'intervento svolto dalle 18 al Senato.
"Ribadisco ai 100mila poliziotti che da mane a sera si impegnano per la sicurezza dei nostri cittadini la ferma vicinanza delle istituzioni repubblicane e del Governo". Così il ministro dell'Interno Angelino Alfano intervenendo nell'aula della Camera in merito all'espulsione di Alma Shalabayeva, moglie del dissidente kazako Mukhtar Ablyazov.
Sul caso Ablyazov "la Commissione europea è in contatto con le autorità italiane, ma non c'è stata alcuna richiesta di informazioni". Lo ha precisato il portavoce del Commissario Ue per gli Affari interni, Malmstrom. In precedenza, fonti di Bruxelles avevano riferito che la Commssione aveva chiesto informazioni a Roma sul quanto avvenuto" riguardo l'espulsione della moglie e della figlia del dissidente kazako.