Nuovo attacco della Lega Nord nei confronti del ministro per l'Integrazione Cecile Kyenge. "Quando la vedo, mi viene da pensare a un orango", ha detto Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato ed ex ministro per la Semplificazione, dal palco della festa del Carroccio di Treviglio (Bergamo). Le dure parole sono state pronunciate davanti a una platea di 1500 persone e arrivano a due giorni di distanza dalla visita del ministro per l'Integrazione a Bergamo.
Calderoli ha aggiunto che preferirebbe che la Kyenge facesse il ministro nel suo Paese: " anche lei a far sognare l'America a tanti clandestini che arrivano qui".
''Le parole riportate oggi da organi di stampa e attribuite al senatore Calderoli nei confronti di Cecile Kyenge sono inaccettabili. Oltre ogni limite. Piena solidarietà e sostegno a Cecile. Avanti col tuo e col nostro lavoro''. Lo dichiara il presidente del Consiglio Enrico Letta in una nota.
''Le parole del vicepresidente del Senato Calderoli rivolte al ministro Kyenge sono inaccettabili". Lo ha dichiarato Anna Finocchiaro, presidente della commissione Affari costituzionali del Senato. ''Non è possibile e non è degno che un importante rappresentante delle nostre istituzioni insulti, con parole volgari e offensive e razziste una cittadina italiana e ancora di più una donna che oggi, da ministro, rappresenta il nostro Paese'', ha proseguito. ''Domani il Pd in aula a Palazzo Madama chiederà conto a Calderoli delle sue affermazioni. Nel frattempo mi auguro che il vice presidente del Senato trovi la dignità di spiegare e di scusarsi con il ministro Kyenge''.
"Non ci sono giustificazioni possibili alle offese che il vicepresidente del Senato Calderoli ha rivolto al ministro Cecile Kyenge". Così il presidente del Senato, Pietro Grasso, in merito alle dichiarazioni del vicepresidente di Palazzo Madama Roberto Calderoli. "Come presidente del Senato mi auguro che il vicepresidente Calderoli si scusi ufficialmente e pubblicamente con il ministro Kyenge al più presto. A lei - aggiunge Grasso - va tutta la mia solidarietà e l'invito a proseguire nel suo eccellente lavoro con rinnovato entusiasmo". "Già troppe volte - rileva il presidente del Senato - il ministro è stato attaccato sul piano personale per la sua provenienza e per il colore della sua pelle, offese inaccettabili in un paese che si vuole moderno, democratico e civile. Chi rappresenta le istituzioni - rimarca - ha il dovere di farlo mostrando rispetto e decoro in ogni occasione, anche agli incontri di partito, di dare l'esempio e dimostrare che la politica può e deve indicare la strada verso il futuro, non rivangare i più riprovevoli rigurgiti razzisti che speravamo fossero ormai alle nostre spalle". "La quantità di messaggi che mi stanno arrivando in queste ore - conclude il Presidente Grasso - mi danno però la felice certezza che i cittadini del nostro Paese rifiutano questi comportamenti in modo netto e totale".
''Ho parlato in un comizio, ho fatto una battuta, magari infelice, ma da comizio, questo è stato subito chiaro a tutti i presenti. Non volevo offendere e se il ministro Kyenge si è offesa me ne scuso, ma la mia battuta si è inserita in un ben più articolato e politico intervento di critica al ministro e alla sua poliitica'': lo ha detto all'ANSA Roberto Calderoli. ''Fin dalla sua nomina - aggiunge Calderoli - la Lega ha espresso perplessità e critica, a viso aperto, nei confronti del ministro Kyenge. Intanto perchè ci è subito sembrata una scelta provocatoria nei confronti della Lega e delle sue battaglie. E poi perché Kyenge sta portando avanti questa battaglia dello ius soli, che tra l'altro non è nel programma di Governo''.
''E allora mi pare corretto che in democrazia uno possa criticare apertamente - conclude l'esponente leghista - chi ci vuole imporre, venendo da fuori, qualcosa che non rientra nel nostro modo di pensare e di vivere. Io comunque accetto di catalogare la mia battuta come infelice ma non voglio sentire accuse di razzismo da parte di politici che sono razzisti ogni giorno con i cittadini del nord' .
''Le parole di Calderoli non le prendo come un'offesa personale, ma mi rattristano per l'immagine che diamo dell'Italia. Credo che tutte le forze politiche debbano riflettere sull'uso che fanno della comunicazione''. Lo sostiene il ministro Cecile Kyenge, commentando con l'Ansa le parole di Calderoli.