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Gdf Oristano: “Operazione impero”, contestata evasione milionaria ai “circoli” della lap dance

Un giro d’affari di 1.600.000 euro e 25 lavoratrici, tutto rigorosamente in nero e, a quanto pare, un settore che non risente della crisi.

E’ quanto emerge da una serie di controlli che la Guardia di Finanza di Oristano ha completato nei confronti di soggetti appartenenti al cd. “Terzo Settore”, ovvero di enti associativi no profit o presunti tali.

L’attività ispettiva, avviata alla fine dello scorso anno dal Nucleo di Polizia Tributaria in collaborazione con la Squadra Mobile della Questura di Oristano, e le successive attività di verifica fiscale e controllo in materia di lavoro sono state eseguite nei confronti di tre noti locali notturni, due dei quali operanti nel capoluogo oristanese e uno in provincia.

Ufficialmente, i locali svolgevano “attività sportiva, ricreativa e culturale”, in locali qualificati come cd. “Circoli Privati”, dove in realtà i clienti, ufficialmente “soci”, non si recavano a giocare a carte, tirare freccette, o a scambiarsi libri ed esperienze culturali, ma a fruire, a pagamento, dell’intrattenimento e degli spettacoli di lap-dance, pole-dance, table-dance e streap tease offerti da avvenenti ragazze straniere, provenienti per la maggior parte da paesi dall’est Europa, che svolgevano, di fatto, attività di “entreneuse”.

I “Circoli”,  documentalmente in regola, si sono rivelati essere dei veri e propri Night-Disco-Club e American Bar, con la principale attrazione offerta dalle signorine che svolgevano mansioni di “entreneuse” e “figuranti di sala”.

Gli spettacoli e le prestazioni offerte dalle “entreneuse” prevedevano tariffe ad orario che partivano da un minimo di 15 euro per 15 minuti per la consumazione al banco, sino a 100 euro per singolo spettacolo di streap-tease offerto nei privé, ove per la consumazione di una bottiglia di spumante/champagne, si pagava fino a 300 euro.

Al termine delle attività di controllo sono state accertate violazioni di carattere fiscale per gli anni a partire dal 2009 sino al 2012 che si sono concretizzate in omesse e infedeli dichiarazioni annuali ai fini  I.R.E.S,  I.R.A.P.  e  I.V.A.

L’evasione fiscale si è sostanziata in oltre 1.600.000,00 euro di ricavi non dichiarati e violazioni in materia di I.V.A. per oltre 400.000,00 euro.
Nell’ambito della stessa attività sono stati individuati complessivamente n. 25 lavoratori completamente in nero, per tali situazioni sono state elevate sanzioni amministrative (cd. “Maxi Sanzione”) per oltre 41.000,00 euro.
L’attività della G. di F., atteso il proliferare di soggetti economici similari, che nella sostanza svolgono attività del tutto analoghe a quelle di ordinarie imprese commerciali, è volta anche a tutelare la concorrenza nel settore dei pubblici esercizi.

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