Il Pdl, attraverso i capigruppo alla camera e senato Brunetta e Schifani, ha chiesto l'interruzione dell'attività parlamentare per tre giorni per riunire il partito a confrontarsi su alcuni temi.
In Aula si stava esaminando il ddl per le riforme costituzionali.
Ieri, dopo la decisione della Cassazione di fissare in tempi stretti l'udienza del processo Mediaset al 30 luglio, era emersa una linea dura, con parte dei parlamentari intenzionati a lasciare i lavori delle Camere, mettendo in atto una sorta di 'Aventino' per protestare e difendere Silvio Berlusconi da quello che si giudica un vero e proprio "attacco".
Il Pdl non intende partecipare al vertice di maggioranza in calendario per domani: lo ha detto il capogruppo alla Camera Renato Brunetta secondo quanto riferito da uno dei partecipanti alla conferenza dei Capigruppo di Montecitorio.
Dura la Lega, con Giancarlo Giorgetti a sottolineare che "questo e' il segno evidente della crisi del governo", mentre Pino Pisicchio del Misto ha chiesto a Brunetta di sapere se il Pdl intenda fare l'Aventino ove la Capigruppo non accetti la sua richiesta di sospensione. "Ma non ho avuto alcuna risposta", conclude Pisicchio.
Il ministro dei Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini uscendo dalla riunione dei capigruppo alla Camera, non ha voluto commentare la richiesta di sospensione dei lavori, formulata da Renato Brunetta. Al termine della capigruppo, Franceschini si è recato a palazzo Chigi per riferire al presidente del Consiglio, Enrico Letta.
E' stata aggiornata alle 11:30 la ripresa dei lavori della conferenza dei capigruppo di Montecitorio, la cui convocazione era stata richiesta dal Pdl. Renato Brunetta ha chiesto una sospensione di tre giorni "perché stiamo facendo una assemblea che ci impegna in una lunga ed articolata discussione", ha spiegato il presidente dei deputati del Pdl.
La sospensione dei lavori parlamentari chiesta dal Pdl lascia "sconcertati" i Cinque Stelle che, con il capogruppo al Senato Nicola Morra, spiegano: "Proprio nel giorno in cui ci rechiamo al Quirinale per sollecitare un intervento del Presidente di Repubblica che riconsegni al Parlamento la sua centralità prevista dalla Costituzione, i partiti del 'modello unico' hanno bloccato i lavori d'aula su richiesta di Schifani e Brunetta per le note vicende giudiziarie di un noto senatore latitante da queste aule (ad oggi 99,72% di assenze a Palazzo Madama)".
"Siamo sconcertati, il Parlamento è al servizio dei cittadini o di un singolo senatore assenteista e sotto processo?", chiede Morra.