Nella giornata del 5 luglio scorso, personale della Squadra Mobile ha eseguito alcune perquisizioni domiciliari in città e nell’hinterland disposte dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sassari, nell’ambito di una vasta indagine relativa ad un traffico clandestino di ricambi e accessori per autoveicoli.
L’attività investigativa ha portato al sequestro di una ingente quantità di materiale sul quale sono in corso approfondimenti investigativi volti a documentarne la provenienza furtiva.
Tra il materiale sottoposto a sequestro numerose frizioni, pompe dei freni, scatole dello sterzo, filtri, cuscinetti, centraline, carburatori e ammortizzatori, ma anche specchietti retrovisori, gruppi ottici, olio motore e prodotti per la pulizia dell’auto.
Secondo le prime risultanze investigative, i prodotti rubati, alcuni dei quali costosissimi, venivano trafugati dal deposito di una nota azienda sassarese, ubicata nella zona industriale Predda Niedda, ad opera degli stessi dipendenti, tra cui magazzinieri, addetti alle vendite e autisti.
Costoro si appropriavano dei ricambi utilizzando ingegnosi stratagemmi per sfuggire ai controlli disposti dal titolare dell’azienda e conseguivano profitti economici rivendendo i prodotti trafugati a privati e professionisti (meccanici e carrozzieri), a loro volta indagati per ricettazione.
Secondo una prima stima d’inventario, la quantità degli articoli oggetto del traffico avrebbe un valore di oltre 150.000 euro.