Da ieri sera le farmacie Federfarma della Sardegna hanno ripreso ad erogare i prodotti per pazienti stomizzati, dopo un’interruzione del servizio di distribuzione, iniziata il primo luglio.
I farmacisti non se la sono sentita di aggiungere alla già delicata situazione sanitaria un ulteriore disagio per gli stomizzati e hanno preferito sobbarcarsi, per senso di responsabilità, i costi dei dispostivi che hanno un prezzo notevolmente superiore rispetto a quanto viene rimborsato alle farmacie dalla Asl.
Una situazione insostenibile per Federfama che dal 2010 ha chiesto alla regione di intervenire per evitare che l’aumento indiscriminato dei prezzi dei prodotti per stomizzati, determinato dalle ditte, ricadesse sui pazienti o sulle farmacie.
“Attualmente il rimborso previsto dal servizio sanitario regionale è sottocosto, inferiore a quello di acquisto - sottolinea il presidente di Federfarma Sardegna Giorgio Congiu - chiediamo una revisione dei prezzi e un adeguamento a quelli di mercato. Non è giusto che le farmacie ci rimettano dai 12 ai 30 euro per la distribuzione di un singolo prodotto. Vogliamo poter garantire un servizio doveroso e necessario per i pazienti stomizzati, senza doverci salassare. Nel verbale della commissione tecnica regionale datato 9 Aprile 2013 Federfarma aveva comunicato all’assessorato la sospensione dell’erogazione dei dispositivi monouso se non si fosse risolta questa situazione. Abbiamo partecipato a tavoli e riunioni, i referenti delle Asl hanno rilevato e confermato queste criticità già nel 2010 ed è stata avviata una ricognizione sul numero di pazienti e sulle tipologie di presidi. Ma a distanza di tre anni le farmacie continuano a dover sopportare il carico di costi aggiuntivi insostenibili.
Non c’è più tempo da perdere in analisi comparative sui prezzi, servono risposte chiare e rapide. L’assessorato non può continuare a fare muro di gomma”.
I pazienti stomizzati, circa 3000 in Sardegna, non nascondono incredulità e sgomento per questa situazione.
“ Siamo preoccupati - dichiara Rocco Nicosia presidente dell’associazione stomizzati - siamo costretti ad andare in giro con una sacca per le feci e le urine con il rischio che possano aprirsi. I presidi monouso per noi sono fondamentali. Mi auguro che la Regione e le farmacie possano trovare rapidamente la quadra”.
“ La regione faccia la sua parte - sottolinea Rosi Valle segretario di Federfarma Cagliari - deve essere garantito a tutti gli utenti sardi il servizio, anche nei piccoli centri. Abbiamo sempre collaborato fattivamente con l’assessorato alla Sanità, siamo disposti a fare un ulteriore proroga per il mese di luglio perché ci sta a cuore la salute dei pazienti - conclude Valle - ma non possiamo più sottostare a questa situazione che va avanti ormai da tre anni”.