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A Sedilo è arrivata la fontana di San Costatino: 350 litri di acqua potabile all’ora per rinfrescare i pellegrini nel percorso verso il santuario.

Il macchinario per potabilizzare e declorare l’acqua è attivo. Sedilo potrà bere dalla fonte di San Costantino posizionata nei Muristenes e che sarà gestita dai pellegrini di Bono.

Il macchinario rende potabile l’acqua delle fonti di San Costatino; fresca a 2° e a scelta anche gasata, nei giorni successivi alla festa sarà sistemata in un luogo al centro del paese e permetterà, erogando 350 litri d’acqua all’ora di servire ai sedilesi acqua gradevole e declorata.

Gratuita per le feste in onore del santo imperatore, e probabilmente anche dopo, la sistemazione della fonte è in linea con le politiche ambientali dell’amministrazione Cocco e permetterà l’abbattimento della produzione e smaltimento dei rifiuti plastici annuali sedilesi.

All’alba del 5 luglio, primo giorno della festa di San Costatino, all’arrivo dei Bonesi a piedi dal Goceano la fontana sarà inaugurata e idealmente consegnata ai pellegrini affinché abbeverino quanti si recano al santuario. I Muristenes dei bonesi, edificio alle spalle di San Costatino, è tornato da qualche anno nella piena disponibilità dei pellegrini che ci trascorrono 2 giorni e 2 notti bivaccando nei pavimenti in legno, tornando ad alimentare  una tradizione antica che vedeva nel Goceano, Logudoro, Anglona e Porto Torres le aree di provenienza del culto. Per facilitare gli spostamenti verso il santuario da queste zone è stato attivato un servizio BUS gratuito che garantirà i collegamenti con i paesi di Bono, Bonorva, Porto Torres, Sassari, Ittiri, Ozieri, Pattada, Meana Sardo, Ortueri ed Atzara la mattina del 7 luglio, in corrispondenza dell’evento, per disincentivare l’uso dell’auto e favorire l’arrivo dei visitatori. I punti di partenza sono luoghi dove la devozione popolare è più antica e profonda. Grazie ai bus si creerà un percorso di pellegrinaggio verso il santo. Sarà la rappresentanza di un mondo - descritto con realismo dal romanzo "La tanca fiorita", di Giovanni Antonio Mura agli inizi del Novecento – dove ogni simbolo ed ogni passo dal centro di Sedilo a San Costantino hanno un’importante valore di fede.