I Carabinieri del Comando Provinciale di Sassari, nel pomeriggio di ieri, hanno arrestato Giulio Caria, 34 enne originario di Berchidda (SS), ritenuto responsabile dell’omicidio della sua fidanzata bolognese Silvia Caramazza, commercialista di 39 anni, ritrovata nel freezer della sua abitazione nei giorni scorsi.
Le ricerche dell’uomo, che si era reso irreperibile dopo esser stato ascoltato dagli inquirenti a Bologna dopo la scomparsa della donna, avvenuta 15 giorni fa, sono state attivate anche in Sardegna, luogo di origine dell’uomo.
In stretto raccordo con la Procura di Bologna ed il Comando Provinciale Carabinieri di Bologna che, con la Squadra Mobile della Questura di Bologna, aveva svolto senza esito nel territorio della penisola, una prima attività di ricerca, i Carabinieri del Reparto Territoriale di Olbia, grazie ad un’attività informativa, discreta e confidenziale, favorita da rapporti datati con la cittadinanza dei piccoli centri della zona, ove insistono da lungo tempo Stazioni Carabinieri (Berchidda, Monti e Padru), hanno svolto una incisiva attività informativa nella zona sino ad aver un contributo decisivo da parte di un cittadino di Padru (Comune a 54 Km da Berchidda) che ha riconosciuto una certa somiglianza fra la foto del presunto omicida della donna a Bologna, proposta sui quotidiani sardi ieri, ed un uomo che in mattinata si aggirava in paese.
Grazie a questa segnalazione i Carabinieri hanno quindi svolto più serrate ricerche che hanno portato ad individuare l’auto utilizzata dal Caria, una Yaris grigia peraltro intestata al padre della vittima, parcheggiata, chiusa a chiave, in una via secondaria del paese, con una ruota bucata. A quel punto si è proceduto ad una battuta nelle campagne circostanti, con tutti gli uomini a disposizione sul momento (50 Carabinieri, affiancati dai Carabinieri Cacciatori di Abbasanta e da unità cinofile), che in poco meno di due ore, alle 15.30, ha portato all’individuazione dell’uomo nascosto nella vegetazione a poche centinaia di metri dall’auto.
Il giovane vistosi scoperto si è arreso non opponendo alcuna resistenza. Sul corpo l’uomo presentava diversi graffi sul corpo, freschi e presumibilmente connessi al percorso nella fitta vegetazione effettuato poco prima: in tasca aveva con se 3.700 euro in contanti e la patente.
A conclusione dell’operazione di ricerca culminata con l’arresto del ricercato, i Carabinieri del Reparto Territoriale di Olbia hanno informato tempestivamente la Procura di Bologna, il Sost. Proc. Maria Gabriella Tavano, titolare dell’indagine che aveva emesso il decreto di fermo e la Procura di Sassari.
Infine, Caria è stato trasferito presso la caserma dei Carabinieri di Olbia per le operazioni di rito e successivamente, in tarda serata, presso il carcere di San Sebastiano in Sassari dove rimarrà a disposizione del Sostituto Procuratore del Tribunale di Sassari Dott. Piras.