Ieri a tarda sera, alla ripresa dei lavori, dopo la sospensione causata dalla mancanza di numero legale, ha preso la parola Elio Corda (Pd), che ha detto: “Per colpa vostra e del vostro non legiferare si è venuta a creare una situazione assurda. Voi non avete scelto di fare le riforme e lei, presidente Cappellacci, solletica l’antipolitica e la cavalca, sempre sul piano mediatico. Noi eravamo disponibili al confronto ma voi non avete raccolto questa disponibilità. Con i blitz non si va da nessuna parte”.
Per Luigi Lotto (Pd) “emerge la grave disaffezione alla politica e verso le istituzioni. Un problema che si affronta solo con importanti riforme e non utilizzando l’occasione per nominare commissari amici, come nelle agenzie agricole e nelle Asl. Non era questo quello che chiedevano i cittadini”.
Ha poi preso la parola Efisio Arbau (Misto), che ha detto: “E’ molto tri-ste vedere che, per il solito giochino delle parti siamo in ritardo. State cercando di buttare la palla sugli spalti: non è vero che stiamo abolendo le Province ma soltanto nominando commissari. Stiamo fuggendo per l’ennesima volta dal problema: dare un assetto alle autonomie locali. Io propongo invece una sola cosa: abroghiamo tutte le Province dal nostro Statuto, tutte e nessuna esclusa”.
Salis (Misto) è intervenuto per segnalare “il rischio che si pone è quello di un provvedimento affrettato. Il vero oggetto è la riforma, non il com-missariamento illegittimo che ci state proponendo. E lo dice uno che è stato consigliere provinciale nel ’97 e che ora teme che le province sarde restino per i prossimi dieci anni in liquidazione. Se anche il presidente Cappellacci è in Aula e ha richiamato la maggioranza, quello su questa legge assomiglia a un voto di fiducia”.
Per Gianvalerio Sanna (Pd) “il Consiglio regionale non tocca il tema dal dicembre 2012 e da allora soltanto ieri, in una riunione con la maggioranza. In quella sede, ieri, noi abbiamo detto di essere preoccupati per la continuità amministrativa delle province e dei suoi dipendenti. La maggioranza era del tutto impreparata e senza una proposta. E così la proposta l’abbiamo fatta noi: prorogare e affidare alle Province il compito della liquidazione. Noi non vogliamo tenere famiglie e collettività appese a un destino oscuro. Noi siamo pronti ad approvare una riforma entro il dieci luglio, una riforma migliore rispetto a quella che lo Stato sta pensando eliminando tutte le otto nostre province. Noi possiamo legiferare sul punto e definire l’assetto provinciale. Si preoccupino i Riformatori delle riforme che non hanno fatto in questa legislatura: di questo chiederemo conto”. L’oratore ha prospettato palesi violazioni dei principi costituzionali nella norma in esame e ha suggerito agli amministratori provinciali di “ricorrere al Tar in caso di approvazione, chiedendo l’immediata sospensiva”.
Per Giacomo Sanna, capogruppo del Psd’Az, “in questi due anni sul futuro delle Province a Roma è successo di tutto. Anche stasera mi pare che non stiamo procedendo nel senso della riforma delle Province: c’è quasi una forma di ricatto per portare al commissariamento delle cinque province, per soddisfare gli appetiti. Queste forme di ricatto vanno respinte. Una cosa è certa: le quattro nuove province devono mettersi l’anima in pace e vanno accompagnate verso lo scioglimento. Ma non si può arrivare qua pretendendo di commissariare”.
Per Daniele Cocco (Sel) “dobbiamo ancora costruire una norma conseguente ai risultati del referendum. Non mi pare che da parte della maggioranza ci sia la comprensione della gravità e della serietà della situazione, con le pesanti ripercussioni sui lavoratori delle province e sui servizi erogati”.
Diana (Pd) ha detto che “pochi minuti fa su Facebook il presidente Cappellacci ha chiesto cosa pensino del commissariamento delle pro-vince. Pensavo che le credenze del presidente Cappellacci fossero più solide. Non c’è chi voglia attuare il referendum e chi tratta con di-sprezzo l’esito referendario. Noi intendiamo, per chiarirci, attuare la volontà referendaria: è indubbio che tra quei 525 mila sardi ci siano tanti elettori del Pd. Voi avevate una maggioranza bulgara e se aveste avuto qualche idea avreste potuto fare tante cose, tra le quali riordinare le autonomie locali. Invece, avete iniziato la legislatura commissariando e commissariando la concludete.
Approvato il passaggio agli articoli, la presidente Lombardo ha sospeso i lavori che riprenderanno oggi alle 10. Com