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Forte scossa al Centro-Nord, paura e danni in Lunigiana

Un sisma di magnitudo 5.2 si è verificato alle 12,33 fra le province di Lucca, Massa e La Spezia. Il forte terremoto è stato avvertito distintamente in tutto il Centro-Nord Italia dalla Liguria a Piemonte e Lombardia, dall'Emilia a Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige. Molta paura e gente in strada nei centri abitati, segnalati crolli in Lungiana, a Fivizzano e Casole dove sarebbero rimaste danneggiate alcune abitazioni con la caduta di tetti. Una persona sarebbe rimasta ferita in località Postella. I Vigili del Fuoco segnalano edifici lesionati ma, per ora, non situazioni di danni gravi.

Tre persone si sono presentate al pronto soccorso dell'ospedale di Massa per contusioni riportate durante la fuga dalle loro abitazioni subito dopo la scossa sismica. Non risultano, al momento, feriti causati dai crolli, mentre una persona, residente a Giuncano di Fosdinovo, è stata colta da infarto e trasferita con il Pegaso all'ospedale.

Agli operatori del 118 sono arrivate diverse chiamate per malori subiti in seguito al sisma. Gli interventi, secondo quanto si è appreso, hanno riguardato soprattutto persone anziane della Lunigiana.

In base alle verifiche effettuate finora non sono state segnalate "situazioni gravi" in seguito al sisma verificatosi tra le province di Massa Carrara e Lucca stamani. Lo rende noto la direzione regionale dei vigili del fuoco della Toscana. "Vengono segnalate alcune lesioni a edifici, ma nessuna situazione di gravita al momento". Nell'area interessata sta arrivato Francesco Paolo Tronca, capo dipartimento dei vigili del fuoco. Intanto sono al lavoro anche due elicotteri per verifiche dall'alto la situazione.

Paura e gente in strada a Carrara e in provincia, soprattutto in Lunigiana, anche per la seconda scossa di terremoto. Le scosse avrebbero provocato danni anche alla chiesetta della frazione di Regnano di Casola in Lunigiana.
"Si tratta di uno sciame sismico in evoluzione".

E' quanto spiega il capo di gabinetto della prefettura di Massa Carrara dove la sala operativa integrata ha gia' chiesto l'invio di alcune tende e brandine per le persone che preferiranno trascorrere la notte fuori dalle loro abitazioni. Potrebbe trattarsi di qualche centinaio di persone, "ma ancora non siamo in grado di dare numeri precisi", ha affermato il capo di gabinetto.

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