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Confesercenti: quest’anno ogni famiglia perderà 4mila euro. E le tasse aumentano.

Ogni famiglia italiana vedrà ridotto il proprio potere d'acquisto di quasi 4mila euro nel 2013. E' quanto si legge in uno studio di Confesercenti, presentato in occasione dell'assemblea annuale dell'associazione. La riduzione, sottolinea la ricerca, si va a sommare a quelle subite nei cinque anni precedenti. Il reddito disponibile delle famiglie, che tra il 2008 e il 2012 aveva registrato una flessione dell'ordine di 94 miliardi, è in ulteriore calo.

Non bastasse questo, se la situazione economica resterà immutata, la pressione fiscale nel 2013 dovrebbe subire un ulteriore aumento, portandosi al 44,4%.

Aumenterebbe, soprattutto, il prelievo sui soggetti Irpef (persone fisiche e pmi a base personale): da un lato , in modo esplicito, per effetto degli aumenti di addizionale deliberati da Regioni e Comuni (205 euro il maggiore onere che risulterà a carico del contribuente 'medio' a fine 2013, rispetto a sei anni prima); dall'altro attraverso il fiscal drag, un maggior prelievo di ben 416 euro (sempre a livello di contribuente medio) prodotto solo dal rigonfiamento monetaria del reddito (invariato in termini reali) e pur in presenza di una struttura Irpef rimasta ferma al 2007.

Se la situazione economica resterà immutata nel 2013 "l'inerzia accentuerà in modo drammatico le già pesanti performance registrate nei cinque anni di crisi che sono alle nostre spalle (2008-2012)". Il Pil subirebbe così, nel 2013, un'ulteriore caduta per circa 20 miliardi, portando a 126 miliardi la perdita accumulata dal 2008.

Si accentuerebbe, poi, la caduta dell'occupazione, che porterebbe a 1,6 milioni i posti di lavoro persi a partire dal 2008 . "La flessione coinvolgerebbe in egual misura (6%) il lavoro dipendente e quello indipendente (oltre 434 mila unità perdute)", ha calcolato l'associazione.