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Dichiarazione del Capogruppo Pd in consiglio regionale Giampaolo Diana su zona franca.

Il Presidente della Regione ha poca fa dichiarato che la crisi in Sardegna non è solo frutto della terribile congiuntura, ma anche un problema culturale che ci impedisce di collaborare per risolvere i problemi storici della Sardegna.

Bene, accogliamo la sfida!

Cappellacci ha chiamato a raccolta per il 24 giugno prossimo di fronte a palazzo Chigi, Istituzioni, Parti Sociali e Comitati per la zona franca integrale, anche se finora non pare ci sia stata una grande adesione.
Tuttavia, per stare al problema culturale sollevato dal Presidente, non ho e non vogliamo avere pregiudizio alcuno.

Riconfermo che non siamo contrari alla zona franca ma, proprio per ciò ribadisco al Presidente della regione l’esigenza, dati alla mano, di illustrare ai sardi, attraverso quali azioni si persegue quel risultato e quali  vantaggi si otterranno.

Altresì, chiedo al presidente se, qualora si ottenesse la zona franca integrale, verrà messo in discussione il  nuovo regime di entrate rinegoziato nel 2007 e di cui oggi, finalmente, si iniziano a raccogliere i primi risultati.
Sarebbe altrettanto importante conoscere le ragioni per cui il presidente Cappellacci in questi quattro anni di legislatura non si è preoccupato di definire le delimitazioni delle Zone Franche nei porti sardi, che avrebbero concesso importanti vantaggi attraverso la fiscalità di vantaggio alle nostre imprese.

Per queste ragioni ho appena depositato una mozione per chiedere al Presidente della regione di presentarsi in consiglio regionale venerdì prossimo per riferire sul merito della proposta che intende presentare al Governo e poi all’Unione Europea.

Il consiglio regionale è la sola sede per definire una posizione unitaria e superare quel deficit culturale di cui parla Cappellacci. Com