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Gdf Nuoro – Operazione “Sidro”: scoperta maxi truffa e quattro arresti per associazione a delinquere finalizzata al compimento di reati fallimentari, societari, tributari, previdenziali, contro il patrimonio e altri reati.

Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Nuoro, a conclusione di una approfondita e complessa indagine di polizia giudiziaria e tributaria, coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Nuoro, Dr. Andrea Schirra, condotta anche attraverso l’utilizzo di indagini finanziarie sui conti correnti delle società coinvolte e dei relativi soci, ha portato alla luce un’evasione milionaria posta in essere da un grande gruppo imprenditoriale operante nel settore degli intrattenimenti musicali e danzanti, gestito da Mario Mele, il quale era riuscito a raggiungere un giro d’affari di oltre 3 milioni di euro l’anno.

Nell’occhio del ciclone è finita la rinomata discoteca “Pata-Pata” situata in Sardegna, in Località Agrustos-Budoni (OT), una delle più fashion e lussuose discoteche d’Italia e irrinunciabile punto di riferimento della movimentata vita notturna della Costa Smeralda.

Il Mele, di 52 anni, di Nuoro, ma residente a Budoni (NU), ormai icona della movida nazionale, si è reso responsabile di una maxi evasione non dichiarando al fisco gli enormi incassi accumulati nei diversi anni e derivanti dalla florida gestione di alcuni locali della costa sarda, quali il “Buddha del Mar” di San Teodoro e, appunto, il “Pata-Pata”, attraverso l’utilizzo di diverse società create ad hoc, tutte sottoposte a verifica fiscale e indagini di polizia giudiziaria.

In particolare, si parla di circa 17 milioni di euro sottratti all’Erario, perché non inseriti nelle dichiarazioni dei redditi, che il Mele avrebbe dovuto presentare dal 2007 ad oggi.

In seguito all’apertura del controllo fiscale, l’uomo si è fin da subito reso irreperibile. Al termine delle indagini, durate più di un anno, il Tribunale di Nuoro ha disposto l’arresto per Mario Mele e i suoi complici (tutti residenti o domiciliati a San Teodoro e Budoni), Gian Pietro Paolo Porcheddu, di 39 anni, nato in Svizzera, Raffaele Donadio, di 54 anni, di Napoli e Ivan Deidda, di 38 anni, di Cagliari, per il reato di associazione a delinquere finalizzata al compimento di reati fallimentari, societari, tributari, previdenziali, contro il patrimonio e altri reati.

In particolare, gli arrestati, promuovevano, costituivano e organizzavano il sodalizio criminale creando e gestendo, anche attraverso alcuni personaggi cd. “prestanome”, le società The Magic Group Srl, Edo Srl, Risea Srl, La Fenice Engineering Srl, Intercantieri Riuniti Srl e Gari Service Srl fra di esse collegate e alle quali imponevano un modulo operativo illecito, finalizzato alla commissione di un numero indeterminato di reati, tra i quali la bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale, pluriaggravata per aver occultato o, comunque, distratto denaro e beni delle società; sottratto o distrutto le scritture contabili obbligatorie; attestato crediti inesistenti nei confronti del Fisco al fine di procurare a se un ingiusto profitto e di recare pregiudizio ai creditori, oltre alla presentazione di dichiarazioni fiscali fraudolente mediante uso di fatture per operazioni inesistenti. Alcune delle società fallite risultavano fortemente indebitate e oggetto di reiterate condotte predatorie e violative delle norme tributarie e previdenziali da parte degli indagati.

Sono stati inoltre sequestrati in via preventiva 8 appartamenti e un terreno agricolo di circa 14 ettari, per un valore complessivo superiore ai 2 milioni di euro, che si trovano nel Comune di Budoni in località Malamuri, Agrustos, Maiorca e nel Comune di San Teodoro in località La Canna  e Nuragheddu.

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