Tre giovani cagliaritani, Michael e Mirko giudice, rispettivamente di 27 e 21 anni, Alessio Pireddu, di 31 anni, con l’accusa di furto aggravato. Inoltre Michael Giudice è stato arrestato per il resto di evasione. Inoltre tutti e tre sono indagati per porto ingiustificato di strumenti di effrazione e arnesi atti allo scasso.
Alle ore 02:20 circa di questa notte, nell’ambito degli ordinari servizi di controllo del territorio, ulteriormente intensificati dal Questore Dottor Massimo Bontempi, anche in questo particolare periodo stagionale, due equipaggi della Squadra Volanti sono stati inviati dal Centro Operativo nella centralissima Via Manno in quanto sulla linea del 113 era giunta una segnalazione di un tentativo di effrazione ai danni della gioielleria “Matta” ad opera di tre persone.
La comunicazione indicava anche che tali persone erano intente a forzare l’ingresso della gioielleria con un martello ed un “piede di porco” producendo un notevole frastuono e che, dopo essersi momentaneamente allontanante verso il vicino portico di Sant’Antonio, si apprestavano a riprendere il “lavoro” di scardinamento.
Gli equipaggi che si trovavano nelle immediate vicinanze hanno raggiunto il posto in brevissimo tempo dove poi hanno notato tre persone nell’atto di armeggiare sulla serranda dell’ingresso della gioielleria.
I ladri, dal canto loro, come hanno notato la presenza degli Agenti, sono fuggiti precipitosamente a piedi attraverso il portico di Sant’Antonio da dove è iniziato un lungo inseguimento per le vie del quartiere Marina, portato a termine dinanzi le scale della chiesa di Sant’Eulalia, dove i tre giovani sono stati raggiunti e bloccati.
I tre, i fratelli Giudice e Pireddu, sono stati riconosciuti dagli stessi Agenti per i loro numerosi precedenti penali. E, in seguito, dopo un primo controllo al Ced è risultato che il Michael era già sottoposto al regime della Detenzione Domiciliare dal 24 maggio scorso.
La perquisizione sul posto, operata sui tre mancati ladri, ha dato esito positivo in quanto ha consentito di rinvenire una torcia a batteria, un paio di guanti da muratore, un biglietto riportante l’intestazione di un istituto di vigilanza. Gli operatori, nel percorrere a ritroso il percorso della fuga, hanno rinvenuto anche un borsone di grandi dimensioni al cui interno era occultata una mazzetta da muratore usata per spaccare il basamento della serranda.
Sull’ingresso della gioielleria invece, era rimasto un “piede di porco” della lunghezza di 106 cm. utilizzato per scardinare l’ancoraggio del lucchetto alla saracinesca.
Per completare i rilievi di rito è intervenuta la squadra sopralluoghi della Polizia Scientifica.
Il proprietario della gioielleria, dopo avere constatato sul posto il danneggiamento arrecato dal tentativo di furto, ha formalizzato la denuncia negli uffici della Questura. Quindi al termine degli accertamenti di rito, i tre sono stati dichiarati in arresto e disposizione del P.M. di turno, gli arrestati sono stati trattenuti nelle camere di sicurezza della Questura in attesa del rito direttissimo previsto per oggi.