Beppe Grillo attacca con virulenza le Camere, mentre due deputati lasciano il suo movimento per iscriversi al Gruppo misto. Il leader di M5s tuona contro il Parlamento che "potrebbe chiudere domani, nessuno se accorgerebbe. E' un simulacro, un monumento ai caduti, la tomba maleodorante della Seconda Repubblica. O lo seppelliamo o lo rifondiamo. La scatola di tonno è vuota. Ripeto: la scatola di tonno è vuota". Immediata la replica dei principali partiti e della Presidente della Camera.
"Le dichiarazioni di Beppe Grillo, scomposte e offensive, tendono di nuovo a colpire il Parlamento e quindi la democrazia. Sono dannose per il paese, per la sua immagine all'estero, per chi lavora a rinnovare le istituzioni rendendole più sobrie, efficaci e trasparenti e per gli stessi deputati del gruppo M5S", dice Laura Boldrini. I parlamentari grillini, dice la Boldrini in realtà "sono presenti con grande impegno nell'attività della Camera".
"Grillo - aggiunge la presidente della Camera - si ostina a chiudere gli occhi sui cambiamenti in corso: la riforma del regolamento della Camera, avviata nelle prime settimane della legislatura, porterà proprio a ridare centralità all'attività parlamentare, limitando il ricorso ai decreti legge, rafforzando il ruolo delle commissioni e dando un iter certo e rapido alle proposte di legge di iniziativa popolare, fin qui troppo spesso ignorate. Lanciare invettive è facile. Cambiare le cose lo è meno, ma alla Camera, anche senza l'apprezzamento di Grillo, ci stiamo provando."
"Io fascista? Anche oggi mi hanno attaccato dopo che ho detto che il Parlamento è una scatola vuota con dei fuorilegge che fanno le leggi". Lo ha detto Beppe Grillo ad Assemini. E replicando a Laura Boldrini, ha aggiunto: "Sembra di sentire Berlusconi quando diceva che non bisogna parlare di mafia per non danneggiare l'immagine dell'Italia. Ma la Boldrini non è stata eletta da nessuno, è stata messa lì da Sel, è stata nominata... Sono tutti d'accordo e l'opposizione è finta".
"Se non stiamo attenti, considerando che gli altri non hanno mai fatto un'opposizione vera e continuano a non farla, Berlusconi diventa veramente presidente della Repubblica", ha detto Grillo. "Lui che è condannato, in secondo giudizio, per frode fiscale e non potrebbe nemmeno mettere il piede in Parlamento".
Beppe Grillo, nel suo comizio ad Assemini, torna ad attaccare il presidente della Repubblica, colpevole di aver detto che il governo Letta potrà durare ancora 18 mesi: "non può dirlo"; lo fa perché ha paura che il M5S potrà incidere sulle prossime cariche istituzionali europee.
"C'è un treno che passa, o li mandiamo tutti a casa ora, o è finita". Così Beppe Grillo ha concluso il suo comizio questa sera ad Assemini, comune in provincia di Cagliari al ballottaggio domenica e lunedì, davanti ad una piazza gremita da alcune migliaia di persone.
"Grillo, nel suo blog popolato da cannibali, qualifica il Parlamento come 'tomba maleodorante'. Mi aspetto che lo faccia incendiare come Hitler fece con Reichstag di Berlino" ha affermato il capogruppo del Pdl alla Camera, Renato Brunetta, in un comunicato. "I presidenti delle Camere insieme con il Capo dello Stato intervengano", chiede Brunetta.
E dal Pd Stefano Fassina, viceministro all'Economia, risponde al comico genovese: "Le parole di Grillo sul Parlamento sono inaccettabili. Definire il Parlamento 'tomba maleodorante' esprime una cultura autoritaria e fascista. Sono quasi le stesse parole usate da Mussolini nel discorso del bivacco. Non possiamo abituarci a tale linguaggio".
Intanto il Movimento Cinque Stelle è alle prese con le prime defezioni all Camera. Si tratta di Vincenza Labriola e Alessandro Furnari, due dissidenti che hanno scelto di abbandonare Beppe Grillo, ed ora incorrono nell'ostracismo - e negli insulti - della Rete Motivo del gran passo: disaccordo sull'Ilva e malessere per le decisioni calate dall'alto. I due lo spiegano in un unico post su Facebook.