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I boss mafiosi a bancali, Alessandra Giudici: “errore grave, non ci hanno ascoltato”

«L’annuncio di un esperto autorevole come Pino Arlacchi rispetto all’imminente arrivo nel nuovo carcere di Bancali dei boss mafiosi e camorristi, a iniziare da Totò Riina, purtroppo non ci sorprende ma ci rammarica molto, perché è l’ennesimo schiaffo che subiamo da Roma».

Così il presidente della Provincia di Sassari, Alessandra Giudici, commenta le rivelazioni fatte da Arlacchi, esperto in sicurezza e delegato Onu per la lotta contro le mafie. «Abbiamo manifestato apertamente la nostra opposizione sin dal momento in cui si progettava il carcere e si ipotizzava la realizzazione di un braccio destinato al 41 bis – spiega Alessandra Giudici – ma la tardiva e laconica risposta avuta dal ministero di Grazia e Giustizia era stata la palese dimostrazione che la volontà della comunità locale, che immaginiamo sempre di rappresentare e tutelare quando ci rivolgiamo alle altre istituzioni, non viene mai tenuta nella minima considerazione».

Il fatto che il finale di questa vicenda non sia affatto sorprendente, «non ci impedisce comunque di continuare a batterci e a denunciare che si sta commettendo un errore gravissimo, rischiando di mettere a repentaglio la salute di un territorio che finora non ha mai avuto a che fare con la mafia», spiega il presidente della Provincia. «Chi ha preso questa decisione deve essere messo nelle condizioni di tornare sui suoi passi – conclude Alessandra Giudici – o di assumersi pubblicamente le responsabilità delle proprie scelte e di spiegarne le motivazioni».