La strategia d'intervento del Fondo Sociale Europeo in Sardegna punta sul rilancio dell'occupazione, sull'inclusione sociale, sulle politiche di contrasto alla dispersione scolastica e sul miglioramento delle competenze dei lavoratori.
Lo ha ribadito l'assessore del lavoro Mariano Contu, durante il confronto tra l'amministrazione regionale e il partenariato istituzionale, economico e sociale sul programma operativo FSE 2014-2020. "La Regione - ha affermato l'esponente dell'esecutivo - concentra il 70% delle risorse su queste quattro priorità d'intervento, mentre il restante 30%, anche per effetto delle indicazioni giunte dal partenariato, è destinato al miglioramento della qualità dell' istruzione superiore, alla realizzazione di interventi finalizzati alla creazione di nuove imprese e alle strategie di sviluppo locale."
Durante l’incontro sono stati raccolti diversi contributi dalle rappresentanze istituzionali, sociali e datoriali che confluiranno nel documento finale di definizione strategica. I sindacati, condividendo la scelta delle priorità d’investimento, hanno rimarcato l'importanza della crescita dell'occupazione e della tutela delle fasce più deboli. Le università hanno sottolineato l’esigenza di rafforzare il ruolo del capitale umano e del lavoro di ricerca, deputato a produrre innovazione e sviluppo.
Il raggruppamento delle associazioni d’impresa ha segnalato come fondamentale il sostegno allo spirito imprenditoriale e all’attività autonoma, mentre Confapi, ha proposto di rinforzare la mobilità professionale.
Legacoop ha evidenziato che, oltre alle priorità individuate dalla Regione, deve essere dato un peso all’ integrazione nel mercato del lavoro dei giovani che non svolgono alcuna attività lavorativa. La consigliera regionale di parità ha sottolineato l’importanza di dare vita ad un sistema incentrato sul rapporto formazione-lavoro. In ultimo, Confcooperative ha messo in risalto la necessità di sostenere l’economia e le imprese sociali.