I lavoratori dello stabilimento Indesit di Teverola, Caserta, hanno bloccato questa mattina per alcune ore la strada statale 17 bis che collega Capua a Teverola e la strada che porta ad Aversa per protestare contro il piano aziendale che prevede il taglio di 1440 posti negli stabilimenti italiani, di cui 540 solo nel Casertano. I lavoratori sono giunti numerosi dopo aver fatto un'assemblea in fabbrica.
Mobilitazione anche a Albacina (Ancona) dove gli addetti Indesit hanno manifestato sotto la direzione dell'azienda, a Fabriano, contro il piano industriale, dopo l'assemblea di fabbrica. Con loro anche i lavoratori dello stabilimento di Melano, anch'essi riuniti in assemblea.
Operai in lacrime, grida che si sono udite chiaramente anche fuori dallo stabilimento, dove il sindaco di Fabriano Giancarlo Sagramola è venuto a portare la sua solidarietà. Nel nuovo piano il sito di Melano è destinato alla chiusura. "Sindaco - dice un lavoratore, all'uscita dall'impianto - non pensavo mai una cosa del genere qui. Siamo in 300, 500 in città lo capite cosa vuol dire?".
"Come sindaco voglio capire: una multinazionale come Indesit, che è nata qua, ma ha gli occhi sul mondo, dove va? E noi in questo percorso dove siamo?", è l'interrogativo di Sagramola, che aveva chiesto già prima della presentazione del piano di ristrutturazione al nuovo presidente di Indesit Marco Milani una richiesta, rinnovata ieri. "Mi aveva fatto piacere che l'azienda non fosse stata venduta - sottolinea Sagramola -, che rimanesse una proprietà locale, della famiglia Merloni. Ora chiedo a Milani: 'Volete condividere questa scelta con noi?' Fabriano, i cittadini, sono disponibili a condividere scelte e anche sacrifici, purché ci sia una prospettiva per il futuro".
Il piano di ristrutturazione della Indesit è "inaccettabile così com'è", per la quantità di esuberi "enorme, e perché ha tutte le caratteristiche di un penultimo passo per l'abbandono dell'Italia", dice il responsabile del settore elettrodomestici della Uilm, Gianluca Ficco, all'uscita dall'assemblea dei lavoratori Indesit di Melano di Fabriano.
"Non rassicura neanche - ha aggiunto - la dichiarazione dell'azienda 'noi non faremo licenziamenti'. Se non è suffragata da un piano industriale incredibile e da un numero di esuberi gestibile, finisce con l'essere una proposizione di principio".
Si muove anche il governatore delle Marche, Gian Mario Spacca, che ha chiesto con un telegramma un incontro "urgentissimo" in Regione al presidente e ad di Indesit ompany Marco Milani, sul Piano Italia del gruppo e i suoi riflessi nella regione.
"Le chiedo un incontro urgentissimo in Regione - scrive Spacca - per conoscere i dettagli del Piano Italia di Indesit Company e dei suoi riflessi occupazionali, produttivi e di filiera nel territorio delle Marche. Tale incontro riveste carattere di estrema urgenza in considerazione sia dell'assenza di comunicazioni istituzionali dirette e preventive, sia degli allarmanti elementi del Piano emersi durante l'incontro con le organizzazioni sindacali di ieri. Le ricordo lo stile e la tradizione imprenditoriale di questa azienda che sempre ha fatto della responsabilità sociale un elemento fondamentale della sua strategia industriale e della competitività".
"Sembra emergere il rischio - commenta Spacca - che gli effetti di un Piano così costruito possano colpire pesantemente sia l'occupazione diretta che l'indotto di piccole imprese dei territori marchigiani direttamente interessati, Piceno e Fabrianese, gia' alla prese con una crisi durissima. Per questo vogliamo conoscere i dettagli operativi dei riflessi regionali del Piano, per tutelare la comunita' marchigiana".