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Turismo e commercio: al via bandi ristoranti tipici e negozi storici

Alla riscoperta del patrimonio gastronomico dei ristoranti della migliore tradizione culinaria regionale e di quello identitario rappresentato da ‘botteghe’ in attività da almeno 50 anni, includendo tutela di prodotti tipici, valorizzazione di luoghi meno noti e qualità del servizio offerto ai consumatori. L’assessorato regionale del Turismo, Artigianato e Commercio ha pubblicato due bandi: i progetti di tutela e valorizzazione dei ‘Ristoranti tipici’ e dei ‘Negozi storici’ della Sardegna. I due avvisi pubblici, presentati oggi dall'assessore Luigi Crisponi in conferenza stampa nella sede della Camera di Commercio di Nuoro, si fondano sull'adesione volontaria (e gratuita) degli imprenditori interessati (con il supporto delle associazioni di categoria). Le domande di adesione potranno essere presentate a partire dal prossimo 3 giugno: nel caso dei ‘Ristoranti tipici’, titolari o gestori dovranno rispettare un disciplinare predisposto dall'assessorato; per diventare ‘Negozi storici’, invece, devono essere soddisfatti alcuni requisiti, primo l’esistenza dell’attività da almeno 50 anni. Le domande di adesione ai ‘Ristoranti tipici’ scadono il 10 settembre, quelle per ‘Negozi storici’ il 30 settembre prossimi. Gli uffici regionali valuteranno le domande di iscrizione al rispettivo elenco.

“Intendiamo – ha spiegato l’assessore Crisponi – con i Negozi storici, rivitalizzare il ruolo del commercio nei centri storici, in particolare quello svolto dagli esercizi di vicinato, mentre, con i Ristoranti tipici, tutelare le culture gastronomiche del territorio e, contestualmente, valorizzare le produzioni regionali di qualità. Le ‘botteghe storiche’ – ha aggiunto - hanno subito le trasformazioni realizzatesi nel tessuto sociale dei centri urbani, imposte dall'avvento della grande distribuzione, di contro è cresciuta la consapevolezza di preservare in città e centri minori questo capitale fondamentale dell’economia sarda. Le due iniziative danno rilievo a circuiti commerciali tradizionali e sono concepite in un’ottica di sistema, integrate con aspetti turistici e culturali, oltre con quelli economici e sociali. Saranno avviate - ha concluso - azioni di promozione dei due marchi e circuiti, con la massima integrazione tra rete commerciale e piccole e medie imprese agricole e artigianali”.

Il ‘Progetto per la tutela attiva dei locali storici del commercio’ istituisce l’Elenco regionale dei Negozi storici, nel quale potranno rientrare esercizi in attività da almeno 50 anni (anche non continuativi), interpreti di modelli di consumo e stili di vita in gran parte sostituiti da nuove tipologie commerciali. L’Elenco prevede tre categorie: Locale storico, Attività storica e Insegna storica. Requisiti del Locale storico: ubicazione in un centro storico (o area urbana di pregio) e, in particolare, trovarsi in un edificio di valore storico – architettonico (o con presenza di opere d’arte) oppure deve essere un’attività merceologica legata alla tradizione locale o ancora avere finiture originali o di pregio; Negozio di Attività storica: da 50 anni stessa insegna e, nella stessa sede (o in sedi diverse), stessa categoria merceologica; Negozio con insegna storica: stessa insegna da 50 anni, anche se attualmente con diversa tabella merceologica.

Il ristorante tipico dovrà soddisfare i requisiti richiesti dal disciplinare predisposto dall'assessorato: per esempio, proporre ricette della tradizione gastronomica locale, utilizzare prodotti tipici, avere una carte dei vini con una significativa presenza di etichette locali e una carta delle acque minerali sarde, presentare una selezione di olii extravergini di oliva sardi, evidenziare l’offerta tipica in ogni forma di comunicazione (anche con traduzione in lingua locale) e possibilità di attrezzare appositi corner per la vendita al dettaglio delle produzioni tipiche regionali.

Ristoranti Tipici e Negozi storici saranno promossi tramite divulgazione via web, promozione su quotidiani e riviste nazionali ed estere, messa in rete a livello regionale e interregionale. I due network costituiranno un punto di riferimento per interventi di valorizzazione: le attività rientranti nei circuiti saranno inserite in iniziative di promozione turistica e culturale, anche con eventuali criteri premiali di finanziamento. L’Amministrazione, inoltre, potrà avviare programmi specifici, per esempio interventi mirati alla salvaguardia dei locali, specie nel caso dei negozi (manutenzione, restauro, ristrutturazione, adeguamento degli impianti, misure per arredi e attrezzature). Saranno assegnate a ristoranti e ‘botteghe’ targhe da esporre all'ingresso e all'interno del locale. Com