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Mario Diana (Sardegna è già Domani): Manutenzioni Enel e Telecom, scongiurare una nuova vertenza occupazionale

La Giunta regionale convochi immediatamente i vertici regionali di Enel e Telecom per scongiurare lo scatenarsi nell’Isola di una nuova vertenza occupazionale, che coinvolgerebbe centinaia di dipendenti delle imprese locali che eseguono interventi di manutenzione per conto dei due gruppi industriali: lo chiedono i capigruppo in Consiglio regionale di Sardegna E’ Già Domani, Mario Diana, e di Fratelli d’Italia, Matteo Sanna, in un’interrogazione rivolta agli Assessori regionali all’Industria, Antonello Liori, e al Lavoro, Mariano

Gli interventi di manutenzione sugli immobili dell’Enel e sulla rete telefonica di Telecom, in Sardegna come in diverse altre regioni italiane, sono appaltati, rispettivamente, alla Marano Service di Napoli e alla Mazzoni Pietro di Piacenza. Entrambe si servono di manodopera locale: la prima in regime di distacco (previsto dal contratto collettivo nazionale per il comparto edile) e la seconda in subappalto. La Mazzoni in particolare, come si legge nell’interrogazione, “già in passato, in altre regioni italiane, è stata al centro di importanti vertenze occupazionali relative alla gestione delle manutenzioni Telecom”.

Diana e Sanna chiedono ai due assessori “se risulta che Enel e Telecom trasferiscano con puntualità alle società Marano Service e Mazzoni Pietro e quindi alle imprese locali le risorse necessarie per provvedere agli emolumenti del personale” e “se risulta che le imprese locali siano in grado di pagare con puntualità le spettanze dovute al proprio personale”.

“Qualora, come risulta agli interroganti, i due punti di cui sopra non siano soddisfatti”, concludono i due capigruppo, si chiede alla Giunta di convocare i vertici regionali di Enel e Telecom, “affinché garantiscano il puntuale trasferimento delle risorse alle imprese locali che eseguono le manutenzioni e impediscano così lo scatenarsi di una nuova, grave vertenza occupazionale che coinvolgerebbe centinaia di lavoratori in tutta la Sardegna”. Com

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