Si è svolto ieri sera a Donori, presso la Sala Convegni “Ex Monte Granatico”, l’atteso incontro sulla “Zona Franca”, che ha visto cittadini, imprenditori, amministratori locali e la Confartigianato, ragionare e analizzare le difficoltà e le aspettative che vivono ogni giorno le aziende, la popolazione e gli Enti Locali.
Al dibattito hanno partecipato Lucia Meloni, Presidente dell’Unione dei Comuni del Parteolla e Basso Campidano, nonché Sindaco di Donori, Fausto Piga, Sindaco di Barrali, Claudio Marceddu, Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Serdiana, e con Giampiero Lecis, Presidente Interprovinciale di Confartigianato Cagliari, Luca Murgianu, Presidente Regionale di Confartigianato Imprese Sardegna, e Filippo Spanu, Segretario Regionale di Confartigianato Imprese Sardegna.
Lucia Meloni, introducendo l’incontro, ha voluto sottolineare, mai come in questo periodo, vi sia la necessità di dare risposte concrete alla popolazione e alle imprese.
"C’è urgenza di concretezza e c’è necessità di risolvere i problemi – ha sottolineato il Sindaco di Donori – ma soprattutto c’è bisogno di risposte: che si chiamino zona franca o incentivi o alleggerimento fiscale”. “Il nostro territorio, i nostri cittadini e le nostre imprese hanno bisogno che i problemi vengano risolti al più presto - ha continuato Lucia Meloni – ma c’è anche bisogno di chiarezza, di trasparenza e di capire come agire per supportare, nel modo più adeguato un tessuto economico-sociale che si sta sfaldando e impoverendo sempre più”. “L’auspicio – ha concluso il Sindaco – è che questi problemi si affrontino con la massima celerità perché le aspettative sono tante e tanta è la preoccupazione”.
Anche Giampiero Lecis ha ricordato come gli imprenditori, grandi o piccoli, abbiano necessità di chiarezza e di interventi mirati alle loro esigenze imprenditoriali e di crescita. “Io sono un artigiano e posso dire che per chi fa impresa è più efficace un taglio netto alla burocrazia rispetto a un finanziamento indiscriminato e a pioggia”. “Certamente il sostegno economico alle imprese è importante – ha continuato – ma forse è necessario che le imprese abbiano credito dalle banche e che le leggi regionali vengano applicate in modo rapido per poter far ripartire aziende e lavoro”.
Filippo Spanu, nel suo intervento, è entrato nel cuore dell’incontro ovvero ha riflettuto con i cittadini e con gli amministratori presenti sulla prospettiva di una “zona franca integrale” ovvero delle aspettative e delle difficoltà che vivono ogni giorno le imprese e i cittadini.
“Le aziende sono confuse e disorientate – ha sottolineato – perché non capiscono cosa sia più efficace tra una “presunta” zona franca integrale e una importante riforma degli incentivi, con il taglio della burocrazia, unita alla crescita generale della Sardegna”.
Il Segretario di Confartigianato, analizzando la situazione attuale dell’isola, si è soffermato principalmente sulle leve fiscali, sugli incentivi e tutte le azioni che potrebbero compensare i disagi insulari, favorire lo sviluppo, ridurre la povertà e valorizzare la posizione dell’isola nel Mediterraneo.
“E’ innegabile che la nostra isola abbia necessità di creare condizioni di miglior favore alle imprese e ai cittadini – ha sottolineato – senza però dimenticarsi come, anche attualmente, la nostra regione goda di interventi diretti al sostegno di imprese e territori attraverso diverse leve finanziarie”.
Per Spanu all’isola non servono “chimere” ma strade percorribili, chiare e soprattutto che possano arrivare a risultati certi. “Ribadisco come sia necessaria l’immediata attivazione dei 6 punti franchi estesi alle aree industriali, il finanziamento delle Zone Franche Urbane, gli interventi per la riduzione delle imposte regionali, la garanzia di priorità degli interventi per le imprese artigiane, le semplificazioni in campo dell’edilizia e i pagamenti immediati della pubblica amministrazione verso le imprese per 3 miliardi di euro”.
Per Luca Murgianu, tutti vorrebbero vivere in un “Eldorado”, dove si guadagna e non si pagano le tasse.
“Il “sogno” di una esenzione fiscale è una delle tante legittime richieste per migliorare la propria condizione – ha sottolineato il Presidente - ma è necessario ricordarsi come le imposte siano necessarie per poter fruire di tutti i servizi pubblici quali scuole, ospedali, trasporti e anche degli incentivi”. “La vera “rivoluzione” – ha concluso Murgianu - non è quella di togliere le tasse, anche se sarebbe bello, ma è quella di stimolare la produzione mettendo l’imprenditore e i cittadini al centro dei ragionamenti e delle politiche di sviluppo nazionali, regionali e territoriali”.
Dal dibattito successivo è emerso come le necessità del tessuto produttivo del Parteolla siano quelle della certezza di un domani e della voglia di poter pensare un futuro concreto per tutti coloro che stanno soffrendo la crisi nel modo più duro. Com