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Le Acli della Sardegna si rivolgono al presidente della Regione per l’avvio immediato dell’Osservatorio regionale sulle povertà.

Il presidente delle Acli Sardegna e la stessa presidenza sollecitano il presidente della Regione Cappellacci affinché si adoperi nelle more della finanziaria e nell’avvio di un tavolo tecnico per l’efficace organizzazione dell’Osservatorio regionale sulle povertà come previsto dalla legge n. 23 del 23 dicembre 2005 art. 34.

“Oltre al disegno sociale e occupazionale è indispensabile instaurare e coordinare un rapporto tra le istituzioni, le organizzazioni che si adoperano nel volontariato e la chiesa sarda - spiega Ottavio Sanna, presidente Acli Sardegna - che si faccia carico del dramma delle povertà crescenti”.

Nel 2010 erano relativamente povere il 18,5 per cento delle famiglie sarde. La povertà relativa nel 2011 è salita al 21,1 per cento In Sardegna i poveri relativi secondo queste stime sono oltre 400 mila (ISTAT). Al contempo sono cresciute le famiglie che si trovano in stato di povertà assoluta (ISTAT 2011) e negli ultimi tempi  sono divenute più frequenti le situazioni di crisi sul versante degli alloggi. In un approccio complesso alla lettura delle povertà sarde si associano fenomeni come la dispersione scolastica ben oltre il 25 per cento e livelli molto bassi di scolarizzazione medio alta. Alla fine del 2012 erano precari oltre 150 mila sardi ed i giovani disoccupati sono circa la metà delle forze lavoro giovani.

In questo senso secondo le Acli della Sardegna è necessaria un’azione condivisa di analisi e programmazione degli interventi sulle povertà che non può vedere le istituzioni lavorare da sole.

L’istituzione dell’Osservatorio sulle povertà è pensata in questa direzione ed i suoi interventi dovrebbero precedere ogni ipotesi di programma in modo da connetterla direttamente con l’azione della società civile e rendere le specifiche politiche più efficaci.

Tra le finalità dell’Osservatorio infatti è prevista la rilevazione dei bisogni, la mappatura dei servizi, la fornitura di supporto informativo e linee di orientamento per la Regione nella predisposizione di leggi specifiche e dei Piani sociali e locali dei servizi alla persona (Plus) oltre che la cura dei collegamenti sul territorio e la presentazione di azioni di contrasto alla povertà.

Il presidente Sanna chiede pertanto un’azione politica immediata da parte del presidente della Regione per l’avvio di interventi oggi più che mai necessari alla ripresa del territorio sardo che necessitano di risorse per il funzionamento.