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Manovra finanziaria, discussione ed emendamenti all’articolo 4

Alla ripresa dei lavori, presieduti dal vicepresidente on. Michele Cossa, l’Aula ha affrontato gli emendamenti all’articolo 4, alcuni  soppressivi, altri sostitutivi parziali e altri ancora aggiuntivi.

L’on. Gianvalerio Sanna (Pd) ha detto: “Non  è possibile che si censurino gli emendamenti alla Finanziaria che facciano riferimento alle leggi di settore. Perché è questa la sede, e non il collegato, per modificare le norme che hanno riflessi finanziari”. Nel merito, l’oratore ha parlato di alcuni emendamenti: “Vogliamo sapere a chi va il milione e ottocentomila euro per una società che coopera alla redazione del bilancio, si era detto che avremmo superato il precariato. Ci sono nubi su questo articolo 4, attendiamo l’eliminazione di servilismi e vecchie questioni in modo che torni il sereno. Devo però dare atto che l’articolo 4 recepisce molte delle cose di buon senso indicate dall’opposizione in commissione: è vero che questo è l’articolo delle minuterie ma siccome in questi giorni abbiamo fatto cose buone dobbiamo proseguire a farle”.

Per l’on. Tarcisio Agus (Pd) “l’articolo 4 ha molti elementi interessanti ma è disorganico perché spazia dai contributi ai piccoli comuni all’intervento a sostegno dell’agricoltura o alle miniere”. Per la discussione generale hanno preso la parola anche l’on. Carlo Sechi (Sel) sul tema del lavoro e dei lavoratori in Sardegna e della mancanza di risorse finanziarie per la cassa integrazione in deroga. Per l’on. Claudia Zuncheddu (Sardigna libera) “ben poco viene investito sul fronte della protezione incendi e della sicurezza dei cinquemila barracelli. Vorrei che l’assessora De Francisci riconsiderasse il problema delle indagini diagnostiche a favore dei barracelli, i costi non sono elevati come intende l’assessorato ma si limitano a quaranta euro a barracello”.

Ha preso poi la parola l’on. Gianpaolo Diana (Pd), che ha detto: “Tutti auspichiamo che il governo trovi le risorse per la cassa integrazione in deroga. Ma una quota spetta comunque in  cofinanziamento alle Regioni. Ecco perché chiedo all’assessore alla Programmazione di verificare con gli Uffici a quanto ammonta la quota a carico della Regione”.

Per la Giunta ha preso la parola l’assessore alla Programmazione, che rispetto alla richiesta dell’on. Diana ha assunto il preciso impegno di informarsi presso l’assessore al Lavoro.