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La 65 esima edizione della Campionaria resiste alla crisi e chiude con un bilancio positivo.

Nonostante qualche spazio vuoto dovuto al calo degli espositori, circa un 10% in meno rispetto allo scorso anno, la Campionaria resiste alla crisi congiunturale e alla riduzione della capacità di spesa delle famiglie e si conferma un appuntamento tradizionale irrinunciabile.

Positiva la risposta dei visitatori, che si attestano in linea con i dati degli ultimi due anni, tra i 150.000 e i 200.000, con la differenza sostanziale che nel 2012 gli ingressi erano gratuiti nei giorni feriali mentre quest’anno si è optato per una riduzione del prezzo dei biglietti

A questi dati bisogna aggiungere ulteriori 10.000 ingressi tra tessere e accrediti a dimostrazione che la Campionaria, che abbraccia tutte le categorie merceologiche, dall’agroalimentare all’edilizia, dall’arredamento all’antiquariato, dall’artigianato sardo a quello estero, è ancora in grado di catalizzare la curiosità

Il flusso dei visitatori è stato, infatti, quasi costante durante l’intero arco della manifestazione con dei picchi che si sono registrati nei week end e la punta massima raggiunta il primo maggio con 20.000 ingressi contro i 14.000 dell’anno precedente.

“Il connubio tra l’aspetto economico - commerciale e quello culturale, con l’apprezzata mostra interattiva del Crs4 sui Giganti di Mont’e Prama e la novità dell’edilizia naturale proposta da ArchiFiera hanno catturato l’attenzione dei visitatori - afferma il presidente della Fiera, Ignazio Schirru - ed è per questo che siamo già al lavoro per arricchire ulteriormente di eventi collaterali la prossima edizione. Ci siamo già attivati per contattare nuovi espositori in grado di intercettare le aspettative e il gradimento del pubblico.

Quest’anno abbiamo deciso di abbassare i prezzi - prosegue il presidente Schirru - ma di non aprire gratuitamente i cancelli perché riteniamo che il biglietto sia selettivo perché impedisce l’arrivo in fiera di persone non realmente interessate.

L’Ente fiera ha il compito di valorizzare le esposizioni e di unire domanda e offerta.

L’obiettivo non è la vendita immediata ma creare contatti che si concretizzano in affari durante il corso dell’anno.”    

“Purtroppo dobbiamo registrare con rammarico la quasi completa scomparsa dal piazzale del settore agricolo e delle attrezzature - sottolinea il direttore della Fiera Benedetto Etzi -, segno di difficoltà che attraversa il comparto e che ci impone una riflessione”.   

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