“E’ noto che il segretario generale della Cisl, RaffaeleBonanni, ha svolto la maggior parte della sua attività sindacale in Sicilia.Deve essere stata certamente l’esperienza avuta nell’altra isola a determinarela sua opinione negativa nei confronti delle Autonomie speciali e una qualcheperniciosa forma di ignoranza a convincerlo che tale opinione potesseautomaticamente essere estesa alla Sardegna semplicemente in virtù della comunecondizione di insularità delle due regioni”, dichiara il capogruppo di SardegnaE’ Già Domani in Consiglio regionale, Mario Diana, replicando alledichiarazioni fatte oggi dal segretario generale della Cisl sulla necessità, asuo avviso, di abolire l’Autonomia speciale di Sicilia e Sardegna
“Bonanni, che è nato a Bomba, farebbe meglio a tornarsene aBomba, in Abruzzo”, prosegue Diana, “e ad astenersi dallo sputare sentenze seproprio non è al corrente del fatto che gran parte della condizione diarretratezza economica della Sardegna è dovuta al mancato rispetto, da partedello Stato, di norme fondamentali del nostro Statuto autonomistico”.
“La Sardegna non è la Sicilia, non ha lo stesso numero dielettori dell’altra isola, né lo stesso peso sullo scenario politiconazionale”, conclude il capogruppo. “La Sicilia probabilmente potrà anche farea meno dell’Autonomia speciale, visto quanto è in grado di influire sulledecisioni di Governo e Parlamento, ma, fintanto che la classe dirigenteitaliana ha nei confronti della Sardegna la stessa sensibilità mostrata oggi daBonanni, è meglio che noi sardi ci teniamo ben stretto il nostro Statuto e chenon ci dimentichiamo che nessuna conquista ci verrà mai regalata se non a costodi durissime battaglie contro lo Stato centrale”. Com