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Riunione questa mattina in Prefettura per predisporre ulteriori interventi integrati contro la violenza, i maltrattamenti e gli abusi sessuali a danno di minori.

Questa mattina, presieduta dal Prefetto Alessio Giuffrida, si è tenuta una riunione della Conferenza Provinciale Permanente per la Pubblica Amministrazione, appositamente convocata per monitorare le iniziative in corso e i possibili ulteriori interventi integrati contro la violenza, i maltrattamenti e gli abusi sessuali a danno di minori.

All’incontro hanno partecipato il rappresentante dell’Assessorato Regionale all’Igiene, Sanità e Assistenza Sociale, L’Assessore ai servizi Sociali del Comune di Cagliari, il Presidente della Provincia di Cagliari, il Presidente del Tribunale per i minorenni, i rappresentanti della Provincia di Carbonia-Iglesias e del Medio Campidano, della  Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari, della  Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minori, il Questore di Cagliari, il Direttore del Centro di Giustizia Minorile della Sardegna, il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale e il Presidente dell’Associazione “Rompere il Silenzio”.

Nel corso della riunione sono stati presentati i dati dell’ultimo triennio relativi all’andamento in questa provincia di alcuni reati, implicanti violenza o abuso, con vittime minori di età, tratti dalle banche dati delle Forze di Polizia, di cui si allega la relativa tabella, dalla quale si rileva che il fenomeno, pur mantenendosi sostanzialmente costante, fa registrare un sensibile incremento dei reati  legati allo sfruttamento della prostituzione e alla pornografia minorile, specie commessi attraverso i più moderni strumenti informatici.

Peraltro, è stato rilevato come i delitti esaminati evidenzino un progressivo abbassamento dell’età delle vittime e, anche se risultanti di numero assoluto non particolarmente elevato, riuniscano caratteristiche che, per la molteplicità degli interessi coinvolti, riferiti a soggetti minori di età, impongono un rilevante impegno, per la repressione e la prevenzione, da parte di numerose istituzioni competenti.

In tal senso è stato rinnovato l’impegno di tutte le istituzioni presenti a continuare a collaborare in forma coordinata e continuativa, al fine di garantire una adeguata tutela - sociale e legale – e sostegno psicologico al minore e alla famiglia,  in aderenza a quanto già stabilito nel Protocollo d’intesa per la realizzazione di interventi integrati contro la violenza, i maltrattamenti e gli abusi sessuali a danno di minori, sottoscritto presso la Prefettura di Cagliari il 13 dicembre 2006.

In sostanza, è stato ribadito che il fenomeno presenta profili estremamente complessi che non necessitano solo di iniziative di contrasto da parte delle Forze dell’Ordine e dell’Autorità Giudiziaria, ma anche di delicate e tempestive attività di tutela, sostegno e terapia a favore dei minori coinvolti e delle loro famiglie, attraverso il contemperamento delle esigenze di indagine e di obbligatorietà dell’azione penale con quelle della protezione della persona offesa e dell’indagato.

 A tal fine, le disposizioni operative del documento verranno aggiornate tenendo conto degli interventi normativi susseguitisi negli ultimi anni e, in particolare, alla luce della Convenzione di Lanzarote, adottata dal Consiglio d’Europa il 12 luglio 2007, ratificata con legge n. 172 del 1° ottobre 2012, con la quale sono state introdotte nuove disposizioni per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale.

La nuova normativa, tra l’altro, prevede il potenziamento della prevenzione e l’inasprimento delle pene, introducendo il reato di istigazione alle pratiche di pedofilia e pedopornografia (art. 414 bis del c.p.)  e quello di adescamento di minorenni o grooming (art. 609 undecies del c.p.), fenomeno in costante aumento, che vede minori molestati sessualmente da adulti incontrati sulla rete internet o altre reti e mezzi di comunicazione.

Sotto il profilo della prevenzione, tenuto conto di come le reti informatiche costituiscano oramai un affollato luogo di incontro dei giovani, è stato programmato, avvalendosi di un tavolo tecnico tra le istituzioni coinvolte, lo sviluppo di iniziative di formazione e informazione integrata, diretta sia agli operatori del settore che ai minori in età sensibile.

In tale senso, è stata sottolineata l’importanza di attivare un percorso di confronto e formazione congiunta tra i diversi soggetti, appartenenti alle Forze di Polizia, alla magistratura, ai servizi sanitari e sociali, chiamati ad intervenire in caso di abusi.

Per altro verso, anche attraverso un maggiore coinvolgimento della Polizia Postale, quale specialità della Polizia di Stato in materia di reati informatici, in considerazione del notevole sviluppo delle reti informatiche quale terreno di illecito in materia,  si intende avviare percorsi formativi per i ragazzi creando gruppi di peer education attraverso i quali far arrivare in maniera più immediata ed efficace i messaggi educativi.

 In tal senso, risulterà fondamentale il supporto fornito dalle istituzioni scolastiche, per mezzo anche del coinvolgimento della Consulta degli studenti. A tal fine, il dirigente dell’Ufficio scolastico, nel confermare l’importanza della diffusione di una maggiore cultura tra i  giovani sui pericoli connessi all’utilizzo delle reti, ha ricordato i rilevanti investimenti previsti, dal prossimo anno scolastico in Sardegna, per l’assegnazione agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado di nuove dotazioni informatiche, rappresentando l’intendimento di individuare uno specifico referente che possa fungere da raccordo per meglio curare le attività formative e di promozione in ambito scolastico delle buone prassi nell’utilizzo di strumenti informatici. Com

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