L’assemblea del Consiglio delle Autonomie Locali della Sardegna ha espresso questa mattina parere negativo sulla Legge Finanziaria regionale. L’esame del documento, avviato la scorsa settimana, ha fatto emergere numerosi elementi di forte contrarietà e una grandissima preoccupazione per le gravi conseguenze che questa manovra, se approvata senza emendamenti sostanziali, causerebbe a tutto il tessuto economico e sociale della Sardegna.
La Legge Finanziaria non risponde in alcun modo alla crisi della nostra isola e contribuisce ancora di più ad aggravare la situazione degli enti locali. Non c’è nel concreto una revisione del patto di stabilità i cui effetti, stante così le cose, continueranno a colpire duramente gli enti locali, impedendo di fatto l’approvazione dei bilanci comunali e rendendo ancora più difficile l’erogazione di servizi essenziali. Inaccettabili poi le decisioni sul fondo unico, con 449 milioni di euro congelati su un totale di 580 milioni di euro. Gravissimo il taglio di 5 milioni di euro del fondo per le povertà estreme, e questo a fronte di un incremento esponenziale delle persone e delle famiglie che stanno risentendo in maniera grave degli effetti della crisi.
La manovra viene dunque bocciata dal Consiglio delle Autonomie Locali che chiederà immediatamente un incontro urgente con la commissione bilancio della Regione per discutere tutti gli elementi di contrarietà e per richiedere con forza tutte le modifiche esposte nel parere. Non si escludono nei prossimi giorni mobilitazioni e proteste da parte dei Sindaci che ribadiscono tutta la loro preoccupazione per una Legge Finanziaria dai contenuti inaccettabili.