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Arrestato dai carabinieri di Monastir 45enne ritenuto responsabile di violenza sessuale aggravata, atti sessuali con minore ed induzione alla prostituzione minorile.

Nella prima mattinata di oggi, i carabinieri dell’aliquota operativa della compagnia di Dolianova, unitamente ai colleghi della stazione cc di Monastir, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di  Vito Sodi, 45enne pregiudicato di Monastir, poiché ritenuto responsabile di violenza sessuale aggravata, atti sessuali con minore ed induzione alla prostituzione minorile.

Alla fine del novembre 2011 giunsero alcune segnalazioni anonime ai carabinieri della stazione cc di mMonastir, in merito a presunte violenze sessuali compiute dall’uomo nei riguardi di alcune adolescenti, le quali sarebbero state anche costrette a prostituirsi presso locali notturni di Cagliari e dell’hinterland.

Le informazioni anonime pervenute, sono state successivamente suffragate ingenuamente dallo stesso Sodi, il quale a seguito di un danneggiamento patito presso il suo domicilio fece osservare alcune immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza da lui installate ai carabinieri. I militari, infatti, nell’espletare quell’attività notarono in diverse occasioni rientrare a casa proprio l’arrestato in compagnia di una ragazzina, che lui stesso definì essere la “sua fidanzatina che portava in giro la sera per i locali notturni”.

A quel punto i militari, con la collaborazione degli assistenti sociali, hanno deciso di prendere contatti con le presunte vittime delle violenze, le quali, seppur visibilmente provate e soprattutto spaventate per le minacce ricevute da parte di Sodi se avessero parlato, hanno trovato la forza di raccontare quanto da loro subito, facendo presente che non erano però le uniche vittime del 45enne.

Le successive indagini, infatti, fatte dal personale dell’aliquota operativa della compagnia cc di Dolianova hanno messo in luce tutta una serie di fatti reato particolarmente inquietanti di cui si sarebbe reso protagonista Vito Sodi.

L’uomo, dal carattere estremamente irascibile e violento, avrebbe nel tempo abusato sessualmente di diversi adolescenti (anche di sesso maschile) minacciandoli di morte se avessero raccontato quanto da loro subito. Le violenze sessuali culminavano sempre in rapporti sessuali completi non consenzienti. Il 45enne, inoltre, approfittando dello stato di sottomissione delle vittime femminili, le portava con se in orario notturno presso alcuni locali di Cagliari e dell’hinterland per poi costringerle a prostituirsi.

Nel proseguo delle indagini è, inoltre, emerso che il pregiudicato utilizzava alcuni social network, tra cui Facebook, per adescare le sue vittime e, dopo averne carpito la buona fede, le induceva ad incontrarlo e mettere, quindi, in atto i suoi propositi di violenza. Già in passato il sodi si era, tra l’altro, reso protagonista di simili atteggiamenti violenti nei confronti di sue ex compagne maggiorenni.

Il Gip, Giampaolo Casula, che su richiesta del Pm titolare dell’indagine, Rita Cariello, ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, ha ritenuto che, alla luce delle risultanze d’indagine condotte dai carabinieri del Norm di Dolianova e della Stazione cc di Monastir, appare evidente la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza a carico dell’uomo in ordine ai gravi reati specificati nei capi d’imputazione. Allo stesso tempo ha ritenuto la sussistenza del concreto pericolo che l’uomo, se libero, possa porre in essere ulteriori atti della stessa specie di quelli per i quali è stato tratto in arresto, desumendo tali considerazioni dalla personalità dell’indagato e dalle particolari modalità di condotta, oltre che dalla reiterazione dei fatti reato.

Le indagini condotte col massimo riserbo, al fine di tutelare soprattutto le giovani vittime, hanno permesso di appurare, infine, la totale disinvoltura con la quale il sodi era solito intraprendere anomale relazioni con minori d’età e cercandone il contatto per poi usarli per il soddisfacimento dei propri appetiti sessuali e delle proprie perversioni, il tutto approfittando dello stato di soggezione e di inferiorità’ psichica e fisica dei minori stessi, dimostrandosi, inoltre, del tutto incurante del fatto che le sue vittime potessero essere donne o uomini.

La pericolosità del sodi è ulteriormente emersa allorquando, nonostante su disposizione del tribunale dei minori, nel corso delle indagini, tutte le vittime siano state allontanate dai loro luoghi di residenza, egli abbia sempre tentato di rintracciarle per convincerle a non parlare dei loro rapporti e a tornare da lui.

Le indagini, comunque, proseguiranno poiché nel corso dell’esecuzione dell’ O.C.C. I militari operanti hanno sequestrato materiale informatico, videocassette e dvd, foto compromettenti, giochi erotici, ed altro. Tutto il materiale sarà ora inviato ai Ris per i successivi rilievi tecnici.
L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato associato alla casa circondariale di Cagliari Buoncammino.

Giova precisare, infine, che lo scorso primo febbraio 2013 i militari del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Dolianova, avevano tratto in arresto, in flagranza di reato, anche il figlio di Vito Sodi, Simone, 20 enne disoccupato di Monastir, per violenza sessuale, minacce, percosse e lesioni.