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Primo incontro tra due papi: Francesco a Benedetto: “Siamo fratelli”

"Siamo fratelli", dice papa Francesco al suo predecessore, rifiutando l'inginocchiatoio d'onore. "Mi permetta di dirlo, la Madonna dell'umilta' mi ha fatto pensare al suo pontificato". Poche parole tra i due papi, colte dalle telecamere, a suggello di quello che padre Federico Lombardi ha definito un "momento di altissima e profondissima comunione".

I due papi, cosa inedita nella storia da secoli, si sono incontrati, hanno pregato insieme, hanno conversato in privato per 40-45 minuti e poi pranzato con i segretari.

L'incontro, senza dubbio storico, si è svolto nel Palazzo apostolico di Castelgandolfo, dove sono giunti in macchina, dall'eliporto, dove Benedetto XVI e' andato ad accogliere il predecessore, e dove lo ha riaccompagnato nel primo pomeriggio alla sua ripartenza per il Vaticano.

Ancora dalle immagini fornite dal Centro televisivo vaticano si coglie, nella cappella, alla consegna della icona donata da Francesco a Benedetto, qualche altro particolare.

Francesco inciampa un po' tra il "tu" e il "lei" quando spiega il legame che ha visto tra l'umilta' e il pontificato di Ratzinger. Questi, appena intuisce cosa sta per dire il predecessore, gli afferra entrambe le mani, dice "grazie, grazie", e ripete il ringraziamento quando Bergoglio completa il pensiero, e qui pare che la voce di Ratzinger sia un po' incrinata. Sembra un po' stanco, Benedetto, forse è solo emozionato, certo afferrando le mani di Francesco mostra un insolito trasporto.

Quando Francesco rifiuta l'inginocchiatoio d'onore e si siede accanto a Benedetto sullo stesso banco, a pregare, di due papi sono gomito a gomito, entrambi vestiti di bianco, Benedetto con la giacca a vento sulla talare e Francesco con la talare con la mantelletta e la fascia.

L'immagine tanto attesa e da alcuni tanto temuta non suscita alcuna preoccupazione, è per l'appunto l'icona di due fratelli che pregano inginocchiati e vicini. Se ancora servisse, è la conferma del legame tra i due, della gratitudine di Francesco e della non ingerenza di Benedetto.

L'affetto e la genuinità degli atteggiamenti sono palpabili e parlano da soli: i due papi hanno una unica missione, uno stesso sentire, e vivono per la stessa Chiesa.

Toccherà poi a padre Lombardi fornire altri dettagli sull'incontro.

"Il Papa emerito - ha ricordato - aveva già manifestato la sua incondizionata riverenza e obbedienza per il suo successore in occasione dell'incontro con i cardinali, il 28 febbraio, e quindi ha avuto certamente modo, in questo incontro che e' stato un momento di altissima, profondissima comunione, di rinnovare questo suo atto di riverenza e di obbedienza al suo successore, mentre certamente Papa Francesco ha rinnovato la gratitudine sua e di tutta la Chiesa per il ministero svolto da Papa Benedetto nel corso del suo pontificato".

Nulla trapela al momento di altri contenuti del colloquio, forse destinato a restare completamente riservato.

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