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Bersani: “M5S, sia responsabile”

"Abbiamo cominciato dalla vita comune degli italiani, dai soggetti che sono più sul fronte della vita comune. Se ci sarà un governo guidato da me si partirà da questa logica". Cosi' Pier Luigi Bersani al termine delle consultazioni con le forze sociali.

All'Anci e al Terzo Settore, ha riferito Bersani, "abbiamo chiesto quali cose sono piu' urgenti da presentare alle forze parlamentari, quali sono le esigenze più immediate da affrontare". Il Terzo settore, ha aggiunto "ha segnalato le emergenze sui grandi fronti sociali: poverta', disabilita', servizi"; mentre dai Comuni, sono arrivati suggerimenti su "investimenti che diano lavoro".

"Dica Berlusconi se ci sono ipotesi meno precarie, io non credo...La porta è stretta, non lo nego ma se mi metto a servizio non e' per mia ambizione ma perche' altre cose ancora piu' difficili" afferma il segretario del Pd al termine delle consultazioni, sulla definizione del suo incarico da parte del Cavaliere.

"Non c'è bisogno che M5s mi attacchi, si assumano proprie responsabilità, in altri passaggi si e' visto che noi non siamo in coda ma in testa all'esigenza di cambiamento, se altri si sottraggono si assumono la responsabilita"'.

"Non mi parli di concordia chi, cinque mesi prima, ha lasciato il cerino ad altri e si è messo in liberta' in campagna elettorale. Ma uno spazio di discussione sui temi istituzionali c'è. Così  Bersani, al termine delle consultazioni con Anci e Forum del Terzo Settore, all'ipotesi di un governo di larghe intese.

Bersani ribadisce la necessita' di un governo del cambiamento. "Altro che mossa del cavallo, la governabilita' senza cambiamento non esiste, farò, se mi sara' data la possibilità, proposte di cambiamento sul piano programmatico e se potro' fare un governo, il cambiamento si vedrà anche li"'.

Il segretario del Pd parlando del rapporto con il centrodestra per affrontare le emergenze del paese sostiene: "Dal presidente Napolitano c'e' stata una corretta distinzione tra i due registri (la maggioranza di governo e le riforme istituzionali,ndr), io mi muovo in quel solco".

Bersani, dopo il primo giro di consultazioni, indica la strada "di un doppio registro": da una parte un programma di riforme di governo e dall'altro un confronto sui temi istituzionali "rendendo esigibili davvero alcune riforme di cui si parla da 15 anni senza averle fatte" e nel secondo campo "si può trovare un equilibrio di responsabilita"'.

"Sono serio perche' il Paese ha dei problemi, ma di mio sono sereno, ho sonni tranquilli; sono serio e preoccupato per il Paese. Non stessero a preoccuparsi per la mia psicologia, che e' a posto, ma della loro" ha detto Bersani riferendosi ad alcuni commenti apparsi su alcuni giornali.
"Missione impossibile? Non c'e' niente di impossibile". Così Pier Luigi Bersani, lasciando Montecitorio, dopo il primo giro di consultazioni risponde ai giornalisti sulla riuscita del suo governo.

Pier Luigi Bersani incontrera', nell'ambito delle sue consultazioni per formare il governo, anche "personalita' e osservatori della societa' italiana". Lo ha riferito lo stesso segretario del Pd al termine della prima giornata di consultazioni. Questi incontri, ha detto, serviranno "non per fare romanzi ma per partire nel modo giusto".

"In questo paese sono in buona compagnia...". Così Pier Luigi Bersani, al termine del primo giro di consultazioni, risponde a Silvio Berlusconi che ha liquidato il Pd come forza precaria.

"Basta che non si dica che sono pessimista" ha detto Pier Luigi Bersani, lasciando Montecitorio al termine delle prime consultazioni, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se avra' i numeri per la fiducia.

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