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Banco di Sardegna: colli (Psd’Az), basta regali, consiglio blocchi messa in liquidazione del credito sardo

 “Rileviamo una pericolosa contraddizione che pare definirsi nella prossima manovra finanziaria della Regione laddove, a fronte di una riduzione del fondo unico per gli enti locali di circa 50 milioni di euro, si prevede l’utilizzo di  ben 102 milioni di euro per una serie di interventi che vanno ad interessare anche l'accesso al credito, favorendo di fatto la spirale delle banche”.

Questo l’allarme che il Segretario Nazionale del Psd’az Giovanni Angelo Colli ha rivolto al Consiglio regionale, chiamato a votare  la proroga dell’autorizzazione all’esercizio provvisorio del bilancio della Regione per l’anno 2013 e ad esaminare la mozioni 247 presentata dal Capogruppo sardista Giacomo Sanna sulla situazione della Fondazione Banco di Sardegna e del Banco di Sardegna Spa. “Il Parlamento dei sardi deve esercitare senza nessun margine di ambiguità le proprie competenze e tutte le prerogative di cui all’art. 4 dello Statuto speciale della Sardegna – prosegue Colli – affinché sia bloccata senza indugio l’evidente strategia di messa in liquidazione del credito sardo da parte della Banca popolare dell'Emilia Romagna, che incredibilmente non ha ancora completato il pagamento del 51% delle azioni del Banco di Sardegna a suo tempo acquistate”.

Il Segretario sardista denuncia infatti che “il nuovo Piano Industriale 2012-2014 del Banco di Sardegna trasferisce la centrale decisionale fuori dall’Isola con un significativo decremento occupazionale, privando le imprese ed i sardi dei servizi creditizi essenziali e degli indispensabili strumenti finanziari del nostro sviluppo economico, con un presumibile irrigidimento futuro dei parametri di accesso al credito”. Da qui l’invito al Consiglio di “verificare l’ipotesi di far tornare la proprietà del Banco di Sardegna Spa in mani sarde e di vigilare affinché nel prossimo bilancio regionale non vi sia nessuna forma di regalo alle banche, per di più fatta a spese degli enti locali”.