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Nasce a Cagliari l’ “ambulatorio per i senza dimora”

Questa sera, alle ore 20.30, in piazza Indipendenza, l’Arcivescovo di Cagliari mons. Arrigo Migliobene dirà il nuovo servizio itinerante “Ambulatorio per i senza dimora” alla presenza del direttore generale Emilio Simeone prima del giro per i luoghi della città.

La nuova autoambulanza, messa a disposizione dal Servizio di Emergenza 118, avrà a bordo una equipe medica composta da un medico e un infermiere volontari che già operano nell'ambulatorio STP (stranieri temporaneamente presenti), i quali, su segnalazione al Servizio Promozione della Salute da parte di associazioni e/o altre fonti, dovranno intercettare i soggetti con evidente disagio, per prestare un primo livello di assistenza sanitaria di cui necessitano ed il successivo orientamento.

L’ambulanza, itinerante per le vie della città, presterà servizio una volta alla settimana il mercoledì dalle ore 20.30 sino a mezzanotte (circa).
Già le scorse settimane l’equipe ha effettuato alcune perlustrazioni nel territorio per conoscere i luoghi più frequentati e la tipologia di popolazione che si sarebbe trovata di fronte. Sono stati individuati molti immigrati extraeuropei ma non solo: anche cittadini europei e italiani, molti dei quali in uno stato di “nuova povertà”.

Tra le patologie più diffuse: HIV, dipendenze, problemi di salute mentale, oltre a patologie legate alla sfera femminile e all’apparato bronco respiratorio.

Per tutte queste tipologie di malattie il Servizio provvederà a inviare i pazienti presso le altre strutture aziendali di riferimento per gli opportuni approfondimenti diagnostico-terapeutici.

Di particolare importanza il raccordo con i Servizi Sociali del Comune di Cagliari e con la Croce Rossa Italiana che da tempo si occupano dell’aspetto sociale al fine di una corretta integrazione sociosanitaria.
Attraverso questo nuovo modello organizzativo si raggiungerà il duplice obiettivo di fornire adeguata assistenza sanitaria ai senza fissa dimora e contestuale decongestionamento delle strutture ospedaliere deputate al Pronto Soccorso, a cui spesso queste persone si rivolgono anche per problematiche che non necessitano di urgenza sanitaria.

Nel nostro territorio, da uno studio della Università di Cagliari e dell'Istat, emerge che i comuni dell'isola rispetto alla media nazionale si trovano in una condizione molto "deprivata" e gli indicatori di "svantaggio relativo" mostrano una situazione di condizione socio-economica svantaggiata se confrontata al resto dell'Italia. Per quanto riguarda il numero dei soggetti più deboli, i senza fissa dimora, facendo riferimento agli ultimi dati ufficiali forniti dalla fondazione Zancan di Padova, su richiesta della Commissione Ministeriale d'indagine sull'esclusione sociale, che ha contato circa lo 0,028 per cento di senza fissa dimora sulla popolazione residente, che per la provincia di Cagliari e l'hinterland ammonterebbero a circa 100 unità.

Tale numero oggi viene considerato calcolato per difetto, poiché la stima ufficiale aggiornata sarebbe di circa un individuo senza fissa dimora ogni 1000 abitanti, quindi circa 350 senza fissa dimora a Cagliari e hinterland.
Obiettivo fondamentale deve essere quindi quello di introdurre anche nel nostro sistema sanitario condizioni di maggiore equità nell’erogazione dei servizi alle diverse categorie di popolazione in condizione di bisogno. Com