Press "Enter" to skip to content

Il leader del Pd Bersani: irreale accordo con Pdl e dico a Grillo che non c’è nessuna intenzione di scambiare sedie e fare partiti

"Tocca a noi dire la prima parola su quello che bisogna fare" ha proseguito Bersani. "Noi abbiamo perso -precisa- per un risultato al di sotto delle aspettative, ma dentro questa sconfitta abbiamo 460 parlamentari, il doppio di quelli del Pdl". Secondo il segretario del Pd, la rabbia e il disagio sociale "hanno messo anche noi nel mucchio.

Anche l'appoggio al governo Monti -precisa- ha comportato dei problemi".

"Il Paese resta in una situazione drammatica. Ognuno deve prendersi le sue responsabilità e capire che cio' significa voler cambiare" sostiene Pier Luigi Bersani. Il segretario elenca poi una serie di punti urgenti che il governo che si presenterà in Parlamento dovrà portare con un programma limitato per chiedere la fiducia: una legge contro la corruzione, una contro il conflitto di interessi, una dedicata ai costi della politica; un'altra dedicata agli interventi sull'economia verde e sull'urgenza sociale. Per il segretario del Pd altri temi centrali sono i diritti civili, i diritti degli omosessuali e la scuola.

"Questi punti -aggiunge- che delibereremo in direzione sono gli stessi che avevamo messo in campagna elettorale. Mi rivolgerei a un Parlamento rinnovato. Da che parte verrà il sostegno? Da chi vuole cambiare qualcosa".

"Immaginare che noi possiamo fare qualche accordo con chi ha fermato il cambiamento è irrealtà", detto ancora il segretario del Pd, rispondendo a una domanda del conduttore, Fabio Fazio, in merito all'ipotesi di un "governo del presidente". "Io non so se è vero o falso, ma è in corso un'indagine sul caso del senatore De Gregorio, sull'acquisto di parlamentari per ribaltare le elezioni. Non sono mica noccioline" ha esclamato Bersani.

 "Non sottovaluto affatto il contributo di Renzi. Avrà un ruolo importante e lo deciderà lui insieme al partito". Matteo Renzi, ha insistito Bersani, "avrà certamente un ruolo nel futuro".

Pier Luigi Bersani è favorevole a ridiscutere la legge sul finanziamento pubblico ai partiti, ma si è detto convinto che "la politica una qualche forma di sostegno pubblico debba averlo". "Anche fosse per un solo euro non sono disposto a rinunciare", afferma.

"Dopo un presidente così non è semplicissimo trovare una soluzione ma penso che troveremo una convergenza - auspica Bersani - perché in ultima analisi i numeri si possono trovare".

More from ARCHIVIOMore posts in ARCHIVIO »