Press "Enter" to skip to content

Monti:”Destra e sinistra simili al passato, noi guardiamo al futuro”

"Ho visto attenuarsi nei due Poli le forze disponibili a fare le riforme, a cominciare da quella del lavoro. Tanto che alcuni dei riformatori dei due schieramenti sono venuti da noi". Mario Monti comincia da qui, nell'intervista con il direttore di Rainews24 Monica Maggioni, per spiegare le ragioni della 'salita in politica': la forte spinta riformatrice di Scelta civica, insiste, rappresenta una novità nello scenario italiano dominato da una destr e una sinistr troppo simili al passato, con un Pd restio a impegnarsi sul versante della riforma del mercato del lavoro e un PdL al quale "non abbiamo fatto certo piacere con la legge anti corruzione".

"La riforma delle pensioni è sempre stata rinviata per anni - ha detto Monti - Con il governo tecnico è stata fatta in tre settimane. Se si prendono decisioni pensando alle prossime elezioni, le riforme non si fanno. Leadeship è spiegare al Paese cosa è nell'interesse del Paese, anche se sgradevole".

Credo che sarebbe possibile per tutti noi parlare e fantasticare un po' meno se ci fosse un occasione in cui in un confronto serrato possiamo confrontare punti di vista davanti agli italiani che dovranno votarci. E' qualche cosa che succedeva da molti anni in Italia, che succede in tutti i paesi a democrazia matura. Forse noi stiamo involvendo verso una democrazia senile e matura, spero proprio di no. Spero ancora che i colleghi competitors vorranno adempiere a questo dovere, non verso di me ma verso gli italiani.

 Poteva andare molto peggio perché potevamo non riuscir a salvare l'Italia dal disastro finanziario. Quindi distinguiamo il fondamentale dall'accessorio. Il fondamentale e' andato nel migliore dei modi e l'Italia è ritornata ad essere un paese rispettato e che ha credito sia in senso morale sia in senso finanziario quando emette i suoi titoli.

È  stato evoluzione graduale dentro di me. Il momento esatto, il merito lo ha l'onorevole Alfano con il suo discorso in parlamento con il quale, formalmente, non ha sfiduciato il governo ma sostanzialmente si e allora ho capito che io avevo il dovere di impedire che venisse rivoltata la frittata della storia di un anno di governo e riscritta questa storia e tolto valore e significato ai tanti sacrifici fatti dagli italiani, sacrifici che hanno salvato il Paese. Ho capito che se il Paese stava andando dritto a rimettersi nelle mani di un polo - di destra o di sinistra - forse io avevo il dovere abbastanza grande di impedirlo.

 Magari ha ragione lui che sicuramente è particolarmente autorevole nel mondo per giudicare la qualità di un riformista. L'aspetto supplementare e gustoso del buco della serratura è carino ma è veramente inaccettabile perché ho avuto occasione di vedere l'economia - ne ho praticata meno di lui perché non sono imprenditore - ma ne ho vista più di lui e ho guardato tutti i meccanismi della concorrenza, quando ero commissario. e ho guardato tutti i meccanismi della concorrenza che non gli piacciono.