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Sequestrata a Cagliari struttura ricettiva e fermato un uomo per sfruttamento della prostituzione.

Nell’ambito delle specifiche attività di contrasto allo sfruttamento e al favoreggiamento della prostituzione nella provincia di Cagliari, personale della Sezione specializzata della Squadra Mobile della Questura di Cagliari, a partire dall’anno 2011, documentava attraverso numerosi controlli di prostitute su strada, effettuati sia presso l’agriturismo denominato “Sa Lolla Manna”, sia a Cagliari, nelle vie Santa Gilla, Simeto e Po ed a Elmas, in via Su Bisconti, che la struttura ricettiva in questione veniva  stabilmente occupata da giovani ragazze di nazionalità romena dedite al meretricio.

Inoltre, a seguito di un’articolata indagine che nel mese di novembre 2012 che aveva portato al fermo di un italiano, responsabile in concorso con altri romeni, del reato di associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, è stato poi accertato come l’Agriturismo “Sa Lolla Manna” venisse abitualmente adibito a luogo di meretricio con la consapevolezza e il concorso dei titolari/gestori.

Avendo appreso, nella giornata di ieri, che altre nuove prostitute erano state ricoverate nella struttura ricettiva, gli investigatori della Polizia di Stato cagliaritana ha effettuato un controllo all’interno della struttura, constatando per l’ennesima volta, la presenza di ragazze di nazionalità romena, dedite alla prostituzione di cui una minorenne, e solite prostituirsi a Cagliari presso la via Santa Gilla, ad  Elmas, in via Su Bisconti e via Po.
Il servizio veniva posto in essere sulla base di diverse segnalazioni giunte alla Squadra Mobile e inerenti l’abituale attività di prostituzione che si svolgeva all’interno della struttura ricettiva, supportate, altresì, dai riscontri provenienti da altro procedimento penale.

La minore all’atto del controllo soggiornava in una stanza dell’agriturismo e deteneva all’interno della borsetta 113 confezioni di preservativi. Quindi la minore ha dimorato presso la struttura da circa due settimane, mentre le maggiorenni non hanno rilasciato alcuna dichiarazione in quanto timorose delle eventuali ripercussioni sulla loro incolumità personale ad opera degli sfruttatori.

I controlli degli agenti di Polizia sono stati fatti alla presenza dei gestori che su richiesta hanno consegnato le schede di notificazione dove vi era anche la firma della minore che dichiarava di avere una diversa età,  inoltre è stata appurata l’assenza del registro degli alloggiati.

Dalle indagini svolte dai poliziotti è emerso che la struttura era luogo di dimora abituale di persone dedite alla prostituzione e che i titolari della licenza erano a conoscenza del fatto che all’interno delle camere le prostitute esercitassero il meretricio. Gli stessi gestori traevano un profitto pari alla somma di euro 20 per ciascun cliente cui veniva concesso di entrare all’interno delle singole stanze.

A conclusione di tutti i controlli il presunto sfruttatore delle donne è stato sottoposto a fermo di polizia con l’accusa di sfruttamento della prostituzione e il l’immobile è stato posto sotto sequestro.