Il Consigio europeo ha riconosciuto alle isole risorse aggiuntivo e questo si tradurrà per la Sardegna in circa 300 milioni di euro in più per il periodo di programmazione 2014-2020. L’ha annunciato il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, commentando, nella veste di Presidente della Commissione delle Isole europee, le conclusioni del Consiglio europeo.
Fra i diversi punti dell’accordo riguardanti le priorità del prossimo bilancio pluriennale della UE per il periodo 2014-2020, si fa un esplicito riferimento alla situazione dei territori insulari e si prevede che le Isole beneficeranno di risorse speciali aggiuntive rispetto a quelle già previste per la politica di coesione. Le risorse aggiuntive per le Isole vengono quantificate, per le situazioni di più ampia perifericità, in 30 euro/abitante anno da distribuire in modo proporzionale al totale della popolazione.
“E’ un fatto molto importante – sottolinea Cappellacci - che va oltre l’aspetto meramente economico, perché per la prima volta, in coerenza con l’art. 174 del Trattato di Lisbona e grazie al lavoro svolto dalla Commissione delle Isole, introduce come questione sostanziale il riconoscimento della condizione insulare e il principio che per la stessa condizione possono e devono essere stanziate dal bilancio UE risorse specifiche ed aggiuntive”.