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Bersani: smacchieremo il giaguaro Berlusconi e poi aggiunte: “La nuova moneta lombarda? La chiamino Marone”

"Smacchieremo il giaguaro". Si è aperto così l'intervento di Pier Luigi Bersani, candidato premier del centrosinistra, al convegno 'Renaissance for Europe' in corso a Torino. Il riferimento è al leader del Pdl, Silvio Berlusconi. "Devo batterlo - ha aggiunto - un po' per me e un po' per voi".

Bersani da Torino dice: "La destra c'è, ma la batteremo" e ricorda che il Cavaliere firmò l'impegno per il pareggio di bilancio, "una cosuccia da 90 miliardi in due anni"

"Queste elezioni - ha aggiunto Bersani - per noi non sono una semplice sfida, un'alternanza possibile di governo, ma possono segnare un nuovo corso in Italia, mettendo in archivio Berlusconi e i disastri che ha prodotto".

Il leader del Pd si è poi rivolto agli iscritti e simpatizzanti del partito, parlando "come segretario": "Abbiamo una grande forza in campo, si chiama Pd. E' un partito giovane e sta così bene nella famiglia delle forze progressiste europee. Ha una sua propria ispirazione, avendo messo insieme diverse correnti del riformismo italiano, e ha avuto il coraggio di reintrodurre la parola 'partito' nella storia italiana".

"Ho letto che Maroni non esclude di battere una nuova moneta in Lombardia, ne ho parlato con Schulz (presidente del Parlamento Europeo), gli suggeriamo di chiamarla Marone". E' la battuta fatta da Pier luigi Bersani all'incontro Renaissance for Europe', a Torino.

Berlusconi firmò l'impegno per il pareggio di bilancio "perché non aveva niente da dire, in quel periodo si parlava soltanto di Ruby..." e per l'Italia è stata "una cosuccia da 90 miliardi in due anni". "Berlusconi - ha aggiunto Bersani - non aveva riforme, visto che si parlava solo di Ruby. E non ha potuto portare neppure promesse perche' la credibilità italiana era ridotta a zero. Così ha firmato il pareggio di bilancio, che ha comportato la stretta di 90 miliardi in due anni".

"Il governo tecnico - ha proseguito - ha dovuto caricarsi del compito di corrispondere a quegli impegni che nessuno avrebbe potuto pensare che potessero essere esauditi se lasciati nelle mani di Berlusconi".

"Se alla fine di una riunione come quella di ieri (che approvava il bilancio Ue 2014-2020) festeggia Cameron, vuol dire che tutte le altre sono vittorie di Pirro". Cos8 Pier Luigi Bersani, segretario del Pd, risponde a Mario Monti che ieri aveva definito soddisfacente l'esito della riunione a Bruxelles che ha portato all'approvazione del bilancio Ue per il prossimo settennato.

"Si riposi". Così sorridendo Pier Luigi Bersani replica alla proposta lanciata oggi dal leader del Pdl, Berlusconi, di un dialogo sulle riforme.
 "Io credo che le riforme vadano fatte e, sul piano istituzionale, noi parliamo con tutti. Però - ha aggiunto - quando partiranno le nostre di riforme Berlusconi avrà qualcosa da lamentarsi".