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L’Ira di Napolitano sul Csm: basta ritardi, intaccato il prestigio delle istituzioni

I "prolungati ritardi nelle decisioni di nomina" di incarichi direttivi in Magistratura hanno una "pesante ricaduta" sul "prestigio dell'istituzione". E' quanto scrive il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in una lettera al vicepresidente del Csm, Michele Vietti,ritenendo "necessaria una urgente accelerazione delle procedure".

"Dall'esame dell'attivita' del Consiglio - si legge nella lettera inviata dal capo dello Stato a Palazzo dei Marescialli, che sara' letta da Vietti in Plenum - ho potuto constatare che vi sono molti posti vacanti di livello direttivo e semidirettivo, anche di importanti uffici giudiziari. E' quindi evidente che l'espletamento delle procedure per il conferimento dei relativi incarichi subiscono rilevanti ritardi e non rispondono, in ogni caso, ai tempi previsti nelle risoluzioni che lo stesso Consiglio si è dato".

Il presidente Napolitano sottolinea anche "la scopertura prolungata degli incarichi di vertice comporta ricadute negative sul buon andamento (art. 97 della Costituzione) degli uffici giudiziari e sull'ordinato e efficiente svolgimento dei procedimenti di loro competenza". Dunque, serve una "urgente accelerazione delle procedure - scrive Napolitano - attraverso la puntuale e rigorosa osservanza dei tempi stabiliti dalle norme e dalle risoluzioni dello stesso Consiglio Superiore. Confido che Ella - conclude il capo dello Stato, rivolgendosi a Vietti - non manchera' di assumere ogni opportuna iniziativa per porre rimedio a tale situazione".