"Non sento il fiato sul collo di Berlusconi, sentoche Berlusconi sta richiamando i suoi, non l'ho mai sottovalutato, non homai pensato di avere la vittoria in tasca però francamente questo fiatosul collo non lo sento". Ai microfoni di Radio Anch'io Pier LuigiBersani minimizza la portata della rimonta Pdl: "Quando sento parlare disorpasso io rispondo 'col binocolo' e non solo perché guardo i sondaggi maperché tengo l'orecchio a terra e capisco qual è l'umore degli elettori".
"Ho sempre detto che chiedo il 51%, ma che mi rivolgeròa forze alternative a Berlusconi e alla Lega come se avessi il 49% dei voti esono disponibilissimo a rivolgermi anche a forze come quella del professorMonti", spiega poi Bersani.
Passano pochi minutie il leader di Sel, incalzato dai giornalisti, risponde così a Bersani:"Spero che non si voglia assumere la responsabilità di rompere l'alleanzadel centrosinistra. Bersani ha fatto riferimento al tema pregiudiziali deiprogrammi e nei fatti quelli di Monti e del centrosinistra sonoinconciliabili".
Poco prima, su Radio Rai, Bersani aveva detto che sul temadelle alleanze poteva parlare anche a nome di Vendola: "Basta leggere lacarta d'intenti, che si è data una credibilità in termini di rigore e diserietà. Dopo di che c'è scritto che a contrasto delle regressioni populiste diuna destra europea e nazionale, noi abbiamo un atteggiamento di apertura neiconfronti di forze europeiste e costituzionali. È chiaro, però, che leconvergenze non si fanno a tutti i costi, deve essere messo alla prova deiprogrammi".
"La possibile intesa Bersani - Monti costituiscel'anticamera dello spostamento a destra del quadro politico", commenta acaldo, su Radio Popolare, il leader di Rivoluzione civile Antonio Ingroia."Penso si vada verso un governo di coalizione - spiega -, altrimentisarebbe totalmente incomprensibile la condotta di Bersani, il quale ha rifiutatoqualsiasi accordo con noi (che avrebbe potuto determinate un vero governo disinistra), e ci aveva offerto invece un patto di desistenza 'occulto' come sequalcuno, e cioè Mario Monti, avrebbe potuto indispettirsi se avesse saputodell'esistenza del dialogo con noi".
"Ricordo poi che il segretario del Pd un paio di giornifa, in una scaramuccia a distanza con Monti, aveva minacciato difar saltare l'accordo sul dopo elezioni: chiaro segno chel'accordo con il Professore c'era da tempo, che è stato in bilico eche ora, invece, è stato rinsaldato" conclude Ingroia.