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Boccassini: “Ingroia come Falcone? Si vergogni”.

"Come ha potuto Antonio Ingroia paragonare la sua piccola figura di magistrato a quella di Giovanni Falcone? Tra loro esiste una distanza misurabile in milioni di anni luce. Si vergogni". Al Tg de La 7 arriva la 'scomunica' del procuratore aggiunto di Milano Ilda Boccassini, l'ex procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia, leader di Rivoluzione civile, non può puntare all'eredità di Falcone per la sua campagna elettorale.

Ingroia replica in tarda serata, in un'altra trasmissione Tv. "La Boccassini non ha letto le mie dichiarazioni, io ho detto cose diverse - ha risposto Ingroia - e cioè che ho percepito una reazione stizzita da parte di alcuni magistrati rispetto all'impegno in politica, così come accadde con Falcone", quando il magistrato lasciò la toga per andare al lavorare al ministero della Giustizia con Claudio Martelli.

"Non mi sono paragonato a Falcone - ha concluso Ingroia - Alla Boccassini dico che prima di sparare a zero è meglio informarsi prima di parlare".
Questa mattina dalla colonne di La Repubblica, interviene anche Maria Falcone, sorella del giudice ucciso dalla mafia, che all'ex pm dice: "Usa Giovanni per i voti, non lo permetto".