Analogamente a quanto già accaduto il 10 gennaio scorso, alle prime luci dell’alba del 28 gennaio 2013 i finanzieri a bordo di una motovedetta costiera della Sezione Operativa Navale di Arbatax, coordinati dal Lgt. Rocco Montagna, in navigazione lungo la costa orientale della Sardegna, hanno sequestrato un’altra rete a strascico di 30 mt., utilizzata dal motopeschereccio Michelangelo 5, sorpreso ad effettuare la pesca illegale nelle acque di Capo Sferracavallo del Comune di Cardedu, ad un miglio e mezzo dalla costa con un fondale di circa 40 metri.
Il 10 gennaio, invece, sempre il reparto navale di Arbatax ha intercettato nelle acque prospicenti la zona di Porto Corallo nel Comune di Villaputzu, il motopesca Ulisse CA 4027 della marineria di Cagliari ed operato il sequestro di un’altra rete a strascico di circa 30 mt..
Ai capobarca di entrambi i pescherecci è stata comminata una sanzione pecuniaria dai 2.000 ai 12.000 euro, sequestrate le due reti a strascico e tutto il pescato. Quest’ultimo è stato donato alla mensa della Caritas di Tortolì, dopo la prevista certificazione rilasciata dalla Asl di Lanusei.
Entrambi gli interventi sono il frutto del costante monitoraggio condotto dagli uomini del Reparto Operativo Aeronavale di Cagliari che, in tutta la Sardegna, operano di giorno e di notte a tutela dell’ecosistema marino che sovente viene aggredito da alcuni operatori del settore, sempre pronti a violare le regole utilizzando la pratica della pesca illegale in zone e in tempi vietati o con l’impiego di attrezzi non consentiti dalla legge.