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Pietro Pittalis condanna le affermazioni, fatte a titolo personale, dal giornalista Paolo Trudu

Il gruppo regionale del Pdl prende le distanze dalle gravi affermazioni, espresse a titolo personale dal giornalista Paolo Trudu e di cui non se ne condivide ne la forma ne la sostanza.

L'azione politica del PdL è stata sempre informata ai valori della libertà e del rispetto delle scelte personali.

Il Presidente del Gruppo ha già provveduto ad inviare una nota di censura all'interessato, invitandolo a presentare immediatamente le proprie scuse all'onorevole Nicki Vendola e riservandosi ogni ulteriore provvedimento al riguardo.

“Becero frociame”: Ecco il testo completo del post.

"In un momento di rabbia dettata soprattutto da attacchi che quotidianamente vengono rivolti al partito a cui sono iscritto e al Presidente dello stesso, attacchi spesso pilotati che lo accusano di essere mafioso, pedofilo, e violentatore di minorenni, sicuramente ho avuto uno scatto di ira nel rispondere alle infamie che anche Vendola, quotidianamente e impunemente lancia, compresa quella di tacciare di camorristi i militanti e gli iscritti al PdL. Se queste accuse vi paiono poco o comunque normali, allora davvero si è su altri pianeti.

Chi mi conosce sa bene che l'omofobia non fa parte della mia cultura. È i tanti amici anche gay lo sanno bene. Se qualcuno si è sentito offeso, me ne scuso profondamente, ma mai nessuno si è scusato quando gli attacchi gratuiti provengono da altre parti verso la mia parte politica, religiosa, culturale sessuale, come se attaccare con veemenza il PdL e i suoi iscritti (il meno che ti dicono è "fascista"), o la Chiesa cattolica di cui faccio parte, sia la cosa più normale, ma soprattutto legittima e lecita.

Su quanto scritto ieri, non c'entra nulla la mia professione e il partito in cui milito. Sono mie considerazioni personali che non possono e non debbono coinvolgere nessuno, tantomeno la mia professione e, per questo, ripeto per chi ha orecchie oneste, che mi scuso se qualcuno si è sentito offeso, di più credo non possa fare e aspetterò il mercoledì delle ceneri per cospargermi il capo di cenere, come faccio ogni anno.

Ho sempre sostenuto che i social sono un'arma a doppio taglio e tanti, in occasioni come queste vogliono bagnarci il biscotto per fini propagandistici per magari montare casi su cui spendere qualche colonna di inchiostro e coinvolgendo chi non c'entra affatto. È la logica che la sinistra porta avanti da sempre in cui a loro tutto è legittimato, ad altri, invece, la libertà va limitata. E se viola questa limitata libertà, allora va epurato, messo nella gogna o nella lista nera dei proscritti. Una cosa è certa e la anticipo qui. Questo post non subirà in Tam Tam dell'altro, perché non conviene pubblicizzarlo". Paolo Trudu

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