Questa mattina, i Carabinieri della Stazione di Seneghe, a conclusione di autonome indagini, hanno denunciato in stato di libertà una procacciatrice d’affari residente in Provincia di Cagliari, per i reati di truffa, falsità in scrittura privata, circonvenzione di incapaci.
L’indagine è iniziata il 13 luglio 2012, a seguito della querela presentata ai Carabinieri di Seneghe da una persona anziana, la quale lamentava il cambio del gestore di energia elettrica, avvenuto a sua insaputa. I militari una volta ricevuta la querela hanno interessato la società Eni Power per acquisire copia del contratto ed una volta ottenuto il documento, si accertava che la firma apposta sullo stesso era falsa.
Intuendo che, analogamente a tale fatto, potessero esservi altri contratti viziati da falsità, i militari hanno proceduto ad acquisire tutti quelli trattati o predisposti dalla donna, risultati in totale 187, per i quali le persone intestatarie, non riconoscevano come loro la firma apposta.
Tutta la documentazione acquisita ha permesso di coinvolgere un centinaio di Comandi Arma del territorio sardo, affinché venissero compiuti analoghi accertamenti. Dalle risultanze acquisite è emersa la sistematica e continua falsificazione e induzione in errore di persone, principalmente anziani ultrasettantenni, alcuni incapaci di intendere e volere, sino alla compilazione dei contratti con firma falsa di persone decedute anni addietro.
Infatti, la donna con vari stratagemmi, per esempio dichiarando obbligatorio il passaggio tra Enel e Eni Power, oppure spacciandosi per incaricata Enel, altre volte indicando di svolgere sondaggi, riusciva ad entrare nelle abitazioni delle persone e in caso di mancato convincimento alla stipula del contratto, si faceva mostrare le bollette Enel o si faceva fornire i dati anagrafici dall’intestatario dell’utenza, giustificandola come attività necessaria per dimostrare ai suoi datori di lavoro d’aver fatto il tentativo di vendita. In realtà tale comportamento era necessario per l’acquisizione delle generalità dell’utente e del P.O.D. (codice alfanumerico identificativo univoco nazionale di 14 caratteri necessario per il passaggio da un operatore di energia all’altro), affinché venissero inseriti illecitamente nel contratto che, una volta compilato mediante l’apposizione di firme false da parte dell’interessata, veniva inoltrato alla società, dalla quale poi otteneva la relativa provvigione.
Nel complesso sono state accertate 10 circonvenzioni di incapaci, 88 scritture false, 79 truffe o tentativi.
Nel mese di dicembre 2012 è stata presentata una ulteriore querela da parte dell’azienda da cui dipendeva la donna, per il notevole danno d’immagine ed economico subito da tali condotte illecite. Considerato che la società tollera come soglia fisiologica solamente il 10% dei contratti contestati, una volta superata tale soglia, ha provveduto a licenziare la donna.
I Carabinieri fanno appello alla cittadinanza, soprattutto alle persone anziane, affinché in caso di visita presso i loro domicili da parte di persone sconosciute, con l’intento di proporre la stipula di contratti analoghi, qualora tali proposte non vengano accettate, di adottare tutte le cautele del caso evitando di fornire dati personali o documenti (carte di identità, codici bancari, bollette ecc.) da cui rilevare dati sensibili che potrebbero essere utilizzati, senza consenso, per scopi illeciti.
In tali circostanze si invitano i cittadini a segnalare tramite numero di emergenza 112 tali situazioni, per consentire un pronto intervento.