Press "Enter" to skip to content

Confagricoltura su emergenza Blue Tongue: non più rinviabili un incontro con l’assessorato alla Sanità per tracciare il quadro della situazione sanitaria e l’attivazione immediata degli indennizzi.

Confagricoltura Sardegna, che a dicembre scorso aveva lanciato l’allarme Blue Tongue, guarda con la massima attenzione e preoccupazione a questa emergenza sanitaria che ormai dilaga nel Sulcis e in Ogliastra e che potrebbe estendersi in tutta l’isola.

Dopo 12 anni la lingua blu sta di nuovo imperversando e ha già colpito pesantemente centinaia di aziende, ormai in ginocchio che devono fare i conti con migliaia di capi morti, ritardi nei parti, continui aborti e malformazioni.

Segnali inequivocabili di una situazione che sta degenerando, diventando sempre più incontrollabile e che mette seriamente a rischio il miglior patrimonio genetico ovi caprino della Sardegna.

I vertici di Confagricoltura auspicavano che la patologia potesse essere circoscritta mentre invece le condizioni climatiche non stanno favorendo l’attenuazione dell’emergenza. Necessaria e non più rinviabile la convocazione di un tavolo da parte  dell’Assessorato alla Sanità in modo da tracciare un quadro preciso della situazione sanitaria. Confagricoltura inoltre chiede che vengano immediatamente attivate le procedure per gli indennizzi di competenza degli Assessorati alla Sanità e all’Agricoltura e che venga avviata un’efficace campagna di informazione che interessi anche il piano di prevenzione e la strategia vaccinale.

E’ inoltre indispensabile secondo Maurizio Podda, presidente della sezione ovi caprina di Confagricoltura Sardegna,  un monitoraggio costante e di lungo periodo per capire gli effetti, non solo immediati della malattia.