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Consumi giù, disoccupazione al 12%, ripresa nel 2014

"Il tasso di disoccupazione aumenterebbe, riflettendo anche l'incremento delle persone in cerca di lavoro, e toccherebbe il 12% nel 2014". Lo scrive la Banca d'Italia nel Bollettino economico mensile. "Si stima che l'occupazione - prosegue via Nazionale - si riduca quest'anno (in media di quasi l'1%) e ristagni nel successivo".

Si riducono ancora i consumi delle famiglie, colpite dal calo del reddito e pessimiste sul futuro, e "anche nei prossimi mesi" i comportamenti di consumo dovrebbero restare "depressi", perchè "non emergono segnali di una loro ripresa". Banca d'Italia sottolinea che nel 2012 i consumi sono crollati del 4,1%  e quest'anno la caduta sarà dell'1,9%.

Secondo la Banca d'Italia le prospettive di crescita del Paese "risentono del rallentamento globale" ma "sono sostenute dal graduale miglioramento delle condizioni sui mercati finanziari". Nella media del 2012 l'istituto di Via Nazionale stima che "la contrazione del Pil in Italia sia stata del 2,1%, sostanzialmente in linea con quanto previsto nel Bollettino economico di luglio. Il Pil si ridurrebbe in media dell'1% nell'anno in corso e tornerebbe a espandersi nel prossimo (dello 0,7%). La revisione al ribasso della stima per il 2013, di 0,8 punti percentuali rispetto allo scenario previsivo di luglio, risente soprattutto del peggioramento del quadro internazionale, nonche' degli effetti dell'incertezza e del perdurare di condizioni di credito restrittive". In questo scenario, osserva Bankitalia, "alla fine dell'orizzonte previsivo il livello del prodotto risulterebbe ancora inferiore di quasi sette punti percentuali rispetto al picco del 2007".

Consolidare il riequilibrio dei conti pubblici e avanti con le riforme per far ripartire il motore della crescita nel nostro Paese. E' questa la strada indicata da Bankitalia nel Bollettino economico, pubblicato oggi. "E' necessario consolidare i progressi compiuti", ammonisce Palazzo Koch. "Requisiti indispensabili per un ritorno alla crescita -si legge nel documento- sono il continuo miglioramento dell'offerta di credito, condizioni favorevoli sui mercati dei titoli di Stato e un recupero della fiducia che consenta di riavviare gli investimenti".

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