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Dopo l’agenda e la lista, Monti ora va in sfida tv e aggiunge: “Pronto a faccia a faccia televisivi, non sono portato per i comizi in piazza”

"Mi rendo conto che la mia natura sta mutando, ma si è posta una questione morale". Lo ha detto a Otto e mezzo il premier Mario Monti, spiegando le ragioni della sua candidatura alle elezioni politiche. "Servirò così all'Italia? Spero. Credo bisogna portare più società civile in Parlamento per fare le riforme", ha aggiunto.

Differenze tra Mario Monti e Silvio Berlusconi? "Non so. Io non sentivo la necessità personale di infliggere una tale svolta alla mia vita, non ho mai promesso soluzioni facili ai cittadini, ho chiesto sacrifici. Non voglio paragonarmi con nessun altro, ma voglio dare un contributo per migliorare le cose".

Sarebbe potuto restare nella sua "dorata nicchia al Senato", ma aveva il timore di "vedere dissipare quanto costruito" in un anno di governo. Lo ha detto a 'Otto e mezzo' Monti, spiegando le ragioni che lo hanno spinto ad essere presente alle elezioni.

Monti nega di aver varato oggi un partito personale. "No - risponde il premier a 'Otto e mezzo' - oggi è nato il tentativo di fare due cose: avvicinare i cittadini alla politica e mettere in moto una politica capace di risolvere i problemi dei cittadini". La scelta di 'salire in politica', sottolinea, è la "risultante molto sofferta in me dell'esperienza vissuta quest'anno".

Perché, dice ancora Monti, "più che titubante ero decisamente contrario, totalmente contrario per la mia natura che è al di sopra o fuori dalle parti. L'unica cosa che ho sempre escluso era di candidarmi a qualcosa", ma poi il professore spiega di aver cambiato idea "perché ho visto all'opera il sistema politico italiano, che ha grossi limiti: se non fosse così non si sarebbe rivolti a un estraneo per uscire dalla crisi, visto anche lo scollamento dei cittadini da una politica che ha accumulato molte lacune". 

La lista civica alla Camera non sarà "assolutamente" una 'good company' a fronte di una 'bad company' rappresentata dalle liste di Udc e Fli - ha detto Monti. "Innanzitutto - ha sottolineato - io non sono candidato alle elezioni. Questa operazione l'ho pensata per riavvicinare società civile e politica". 

L'operazione della lista Monti è stata "pensata per riavvicinare la società civile alla politica" e nelle candidature della coalizione guidata dal professore "ci sarà una sforbiciata". Le candidature saranno comunicate entro martedì, ha assicurato. "Comunicherà a brevissimo termine, a chi con me sta preparando le liste, i criteri ai quali dovranno attenersi in questa coalizione senza distinzione di lista. Saremo più esigenti rispetto alla norma sull'incandidibilità, con limitatissime deroghe per motivi particolari".

Nessun nome dei candidati, per ora: "Frattini candidato? La decisione per ora è di non comunicare alcuna candidatura" e comunque "alcuni hanno già manifestato questa loro scelta provenendo  dal Pdl e dal Pd: queste persone, se saranno candidate , lo saranno nella lista per il Senato". Quanto ai ministri, a Passera come a Balduzzi, "non è un tema di grande curiosità mondiale e preferisco ritardare questa risposta a quando le liste saranno comunicate". 

E' possibile che i candidato della lista Monti vengano presentati entro martedì come quelli del Pd? "Più o meno i tempi sono quelli". Lo ha detto il premier uscente intervistato a 'Otto e mezzo'. 

"Decisamente no", Mario Monti non è mossa da passione per la politica. Intervistato a 'Otto e mezzo', il professore ha spiegato che la sua salita in campo "è una cosa che mi impongo contro natura, a cui sono arrivato non sulla base del cuore ma della ragione e della coscienza": Può essere poco per gli elettori? "Può darsi, lo vedremo - ha risposto - presto".

L'ipotesi che Bersani guidi il governo solo in caso di vittoria sia a Camera che Senato, come detto da Casini, è una cosa che "nella coalizione discuteremo". "Casini - ha aggiunto - è stato il fautore più convinto e senza macchia del sostegno della strana maggioranza. Ma il nostro obiettivo è convincere gli italiani della bontà della nostra proposta. Più in là si vedranno questi aspetti importanti di strategia ulteriore".

Mario Monti si è detto pronto a partecipare a dei faccia con i suoi avversari elettorali anche perché lo considera "molto utile per gli elettori". Intervistato a 'Otto e mezzo' ha aggiunto: "Verrei volentieri, spero ci siano anche loro".

Monti non si dice molto propenso a tenere dei comizi in piazza per le elezioni Politiche. Intervistato a 'Otto e mezzo' ha infatti spiegato: "Sarebbe bello provare ma non credo di essere molto portato". 

Dalla Rai non c'è stato nessuno stop alla presenza di Monti, anzi il Professore si augura che la tv pubblica renda noti i dati delle presenze. Ospite di Otto e mezzo, l'ex premier, partendo dalla cancellazione della sua partecipazione al programma di Giletti, ha spiegato: "Non mi hanno imposto proprio nulla. Spiego come sono andate le cose perché ovviamente ci tengo a una Rai indipendente. E' chiaro che non mi sarebbe mai e poi mai venuto in mente di andare a Domenica In. Dalla Rai ci è arrivata qualche tempo fa la proposta di andare come aveva fatto Berlusconi e non ci era stata precisata una data".

"Qualche giorno fa abbiamo telefonato facendo seguito a quella proposta per chiedere se andava bene domenica 6 gennaio, ci hanno risposto - ha spiegato Monti - che era uno di quei giorni, e questo ci era sfuggito, per l'astensione dei politici e allora abbiamo risposto che andava benissimo".

"Spero che la Rai - ha aggiunto Monti - pubblichi presto i dati sulle presenze politiche", "di trasmissioni televisive recenti ne ho fatte tre", "ho una lunghissima lista per quanto riguarda il mio predecessore che non abbiamo il tempo di leggerla".