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Casini cancella Berlusconi: “La corsa è Bersani-Monti”

"Siamo in attesa della decisione di Monti se presentarsi con diversi simboli o con una sola lista. Ci sono anche problemi tecnici... Vogliamo evitare un contenzioso legato al procedimento elettorale. Vogliamo aiutare la chiarezza elettorale, non complicarla". Così Pierferdinando Casini a Uno Mattina entra nel cuore del problema su cui si confrontano le formazioni di sostegno a Mario Monti.

"E' necessario far capire agli Italiani che una grande spinta sociale non si può fare con le vecchie giustificazioni ideologiche del passato. (...) Pensi alle liberalizzazioni: cosa significano? significa abbassare le tariffe pubbliche, dare al cittadino servizi a prezzi accessibili. Liberalizzare non è fare scelte di destra o conservatrici"

Destra sinistra centro sono categorie del passato, continuare a fare campagne elettorali di comodo con temi che dividono i due schieramenti... Cazzola e Ichino sono convergenti con il nostro schieramento e con la nostra agenda Monti, scelgono il rinnovamento".

"Monti non fa una questione di Brunetta o Fassina: è un discorso politico. Le tesi di Letta e Fioroni sono uguali a quelle di Fassina? Fra Renzi e Fassina c'è un abisso, Monti è in politica per una scelta scomoda e vuole stanare le contraddizioni degli schieramenti. Nel PdL ci sono persone anti europeiste: è interesse degli italiano che vengano alla luce contraddizioni"

"Bondi e i suoi controlli sulle liste sono un'opportunità: vogliamo questi controlli, è una garanzia. I parametri saranno illustrati da Monti nei prossimi giorni".

"Il premier lo decide il capo dello Stato. Bersani si presenta con una sua colazione, deve prendere la maggioranza alla Camera e al Senato. Noi giochiamo per vincere, non abbiamo complessi di inferiorità. Le polemiche contro Monti sono il certificato della novità di Monti".

"La competizione vera è fra Bersani e Monti, Berlusconi non ha realizzato l'unità sul suo nome neppure intorno a se stesso. Se Berlusconi avesse parole di elogio per me sarebbe un problema. Non detesto Berlusconi, è anche simpatico: parla contro di me? Vuol dire che esisto, mi fa piacere"

"Se non si vince non è un successo: le cose vanno chiamate con il loro nome. Ma il giorno dopo il voto del prestigio e dell'intelligenza di Mario Monti il Paese avrà sempre bisogno".

"In Italia c'è una grande disparità: fra generazioni, con i cinquantenni che andranno in pensione con coperture migliori dei ventenni. Chi è fuori dal mondo del lavoro non è garantito, è precario a vita, non può fare figli, costruirsi una famiglia. Se pensiamo di dare le condizioni del passato, prendiamo in giro la gente".

"Riusciremo a garantire il sistema sanitario proprio alla luce degli scandali: ci sono aree di sprechi che possono essere eliminate. I più deboli, le famiglie con disabili, non possono essere lasciati soli. Lo stato deve essere solidale. Un rigore che non sia solidale su questi tempi non è umano"

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