"Monti dovrebbe preoccuparsi della sua, di formazione politica, invece di spiegare agli altri cosa devono fare. Gli effetti delle leggi che Monti ha voluto fare, che lui chiama riforme, li abbiamo visti: hanno portato più povertà, più disoccupazione". questa la replica di Susanna Camusso, ai microfoni di Rainews, alle dichiarazioni di Mario Monti che ha indicato nella Cgil uno dei fattori di conservazione dei quali Pier Luigi Bersani e il Pd dovrebbero liberarsi.
"Siamo conservatori del fatto che è il lavoro a costruire la ricchezza di un Paese. Con la finanza si va alla crisi e da nessun altra parte", è la risposta della Camusso al premier.
"La Cgil non è la ruota di scorta di nessuno - assicura la Camusso - è la più grande organizzazione di questo Paese e nella conferenza dio programma presenteremo le nostre proposte per il lavoro. Chi nega il lavoro troverà in noi chi contrasta le sue opinioni".
La stessa Camusso, in un'anticipazione di una intervista rilasciata all'Espresso in edicola domani, attacca l'operato di Monti ed esprime un giudizio molto critico sulla cosiddetta agenda del Professore.
Susanna Camusso fiero avversario di Mario Monti? "Né un'accusa né un complimento, lo ritengo un dato oggettivo", ha spiegato la segretaria generale della Cgil in una intervista all'Espresso. "Ma chi parla di combattere? Nessuno - ha precisatop - qui combatte, visto che il Signor Monti - persona stimabile, per carità, e cortese - ha avuto il merito di riportare un linguaggio istituzionale: lo ritengo un grande valore. Perché poi penso che il suo governo, sul piano delle politiche realizzate, ha sbagliato tutto. Io penso che ce l'abbia con il lavoro, che lui non abbia l'idea di com'è fatto il nostro paese; né della condizione dei lavoratori e della necessità di non fare ulteriori politiche che favoriscano chi già sta bene, mentre il mondo reale dei lavoratori sta sempre peggio".
Quanto alle riforme "ci sono delle riforme che andavano fatte, su questo non c'è dubbio", ma "non è possibile cambiare la vita pensionistica d'un intero paese in 14 giorni, e non riuscire a fare in un anno né una legge sulla corruzione degna di questo nome, né a reintrodurre il falso in bilancio! Certo, le riforme hanno un prezzo. Ma non si tratta di costi sul bilancio dello Stato, anzi. Le vere riforme sono il meccanismo d'ingresso per gli investimenti".
A giudizio del leader della Cgil Susanna Camusso "se si misura l'anno appena passato, non si può dire che il governo Monti abbia particolarmente rafforzato la fiducia della gente nelle istituzioni e nella politica". "Non mi riferisco tanto alle riforme che Monti ha fatto, quanto - ha sottolineato in una intervista all'Espresso - ai toni che usa sulla politica e sulla ricostruzione. Non si può dire: quanto siete bravi in parlamento, se la maggioranza approva i suoi provvedimenti e dall'altra, quando si discute del futuro, dire che la politica dell'Italia fa schifo e che tutto va cancellato"
Ha mantenuto la promessa, Susanna Camusso, e questa mattina ha partecipato all'assemblea sindacale dei lavoratori dell'Istituto dermopatico dell'Immacolata (Idi). "I tagli alla sanità non giustificano i tagli negli ospedali: vogliamo sapere dove è andato ogni euro di spesa".
"Chiediamo assoluta trasparenza alla Regione Lazio e al commissario Bondi e un tavolo di discussione che porti a un nuovo piano industriale. I lavoratori hanno investito sul loro lavoro e non vogliono buttare all'aria questo investimento in competenze".
"Anche dopo le feste - si legge nel comunicato della Cgil - i 1.500 dipendenti dell'Istituto Dermopatico dell'Immacolata sono costretti a proseguire la loro lotta per la difesa del salario e del posto di lavoro".
Resta, sostiene la Cgil, "la preoccupazione per una situazione che non vede, dopo diversi mesi, una soluzione certa". "La crisi aziendale delle strutture interessate - spiega la Cgil - non ha permesso a tutt'oggi il versamento degli stipendi arretrati, nonostante le prestazioni assistenziali abbiano continuato ad essere erogate ai pazienti".