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Monti su Twitter: salirò… A Natale politica sui social

Forse perché  lontani dai luoghi delle istituzioni nei giorni delle feste, i politici dicono la loro usando i social network. Addirittura Monti la sua discesa in campo, che lui chiama salita, la fa su Twitter. Gli vanno dietro Alfano su Facebook, Maroni sempre con un tweet e Grillo ovviamente con il suo blog. Solo Bersani va in tv, con un'intervista in primissimo piano (parliamo dell'inquadratura) al Tg2. E Berlusconi al Tg4.

Mario Monti "sale" in politica, impegnandosi direttamente nella sfida delle urne, e forse con una 'sua' lista elettorale. Il premier decide di dare l'annuncio che in tanti aspettavano tramite il social network Twitter, la sera di Natale. "Insieme abbiamo salvato l'Italia dal disastro. Ora va rinnovata la politica. Lamentarsi non serve, spendersi sì. "Saliamo in politica!", scrive il presidente del Consiglio in un messaggio postato alle 23:31 del 25 dicembre. Qualche minuto dopo, dall'account aperto poco dopo la conferenza stampa di fine anno (@SenatoreMonti), ribadisce: "Insieme ...'Saliamo' in politica! #AgendaMonti agenda-monti.it". Nel suo staff confermano che è stato Monti in persona a scrivere i due tweet, dalla sua casa di Milano, al termine di una serata passata con figli e nipoti.

"Agenda Monti, un'agenda, tre certezze: Imu, patrimoniale, più Iva. Verificare per credere". Lo scrive su Facebook il segretario del Pdl, Angelino Alfano.

"Voglio vincere in Lombardia per tenere qui le tasse pagate dai lombardi e per pensionare Monti e i montini locali: Albertini e Ambrosoli". Lo scrive su Twitter il segretario federale della Lega, Roberto Maroni.

"La musica è finita, gli elettori se ne vanno...'. La danza degli eterni debuttanti sta per avere inizio intorno alle sedie musicali. I posti sono sempre di meno e gli aspiranti sempre di più. Al cessare della musica, a fine febbraio, chi può si getterà sulla sedia più vicina". Lo scrive sul proprio blog il leader del MoVimento 5 Stelle, Beppe Grillo ricordando che "le danze sono state avviate da Napolitano con lo scioglimento anticipato delle Camere. Il Presidente - aggiunge Grillo - è dispiaciuto di dover essere ancora lui a nominare il prossimo presidente del Consiglio. Il suo dispiacere è ampiamente condiviso dagli italiani. Senza le elezioni anticipate, in primavera il M5S avrebbe partecipato all'elezione del nuovo Presidente della Repubblica. Sarebbe stato il successore di Napolitano a scegliere il nuovo presidente del Consiglio e la musica sarebbe subito cambiata". Ma così non è stato, si lamenta Grillo spiegando che "era necessario anticipare il ballo per conservare lo stesso numero di sedie. Il Gran Cerimoniere, che non voleva (ad ogni costo!) che la danza si svolgesse con lo spartito del Porcellum, e lo ripeteva da mesi, ha deciso che si ballerà in inverno per la prima volta nella storia della Repubblica, con il Porcellum e senza che il capo sedia Rigor Montis chiedesse la fiducia alle Camere. La danza delle sedie musicali potrebbe però trasformarsi per la Casta in qualcosa di inaspettato. In un ballo degli scheletri, in una danza macabra con la sepoltura definitiva di coloro che hanno portato il Paese allo sfascio e ora dicono di volerlo salvare senza il minimo pudore. 'Alla sedia, alla sedia!!!' - conclude -. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure".

"Ho il massimo rispetto per lui, ora aspettiamo di vedere se sarà sopra le parti e o sceglierà piuttosto una parte. Questo non l'ha chiarito". Così il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, commenta al Tg2 la 'salita' in politica del premier Mario Monti.  "Nell'Agenda Monti, intanto, non ho visto nulla di sorprendente. Ci sono alcune cose condivisibili, altre un po' meno, altre su cui si può discutere". Bersani ha poi aggiunto che in quella del Pd sicuramente c'è "più lavoro, più equità e più diritti".  Chi, alle prossime elezioni, il segretario del Pd teme di più come avversario? Berlusconi, Grillo o Monti? "Io non temo nessuno", assicura Bersani al Tg2 aggiungendo però che "dopo tanto tempo il ritorno del messaggio berlusconiano non è una cosa bella per l'Italia".

L'agenda Monti non è che la continuazione della politica del Governo tecnico, su ispirazione della Germania. Una cura sbagliata, che ha portato ai numeri che conosciamo, con risultati negativi". Lo afferma il leader del Pdl, Silvio Berlusconi, in un'intervista che sarà trasmessa stasera al Tg4. "Ho letto i giornali stranieri e titolavano: torna Berlusconi e trema l'Europa. Non sapevo di essere così forte. Berlusconi non era irriso in Europa, ma temuto. Ho utilizzato il veto" - conclude l'ex presidente del Consiglio - "per i provvedimenti che ritenevo contrari all'interesse del mio Paese". "Non ho obiezioni ad un vicepresidente leghista se il Carroccio ci darà un contributo elettorale" - continua Berlusconi - "Resto convinto - aggiunge - che la soluzione migliore sia la maggioranza assoluta del Pdl, ma se la maggioranza si raggiungesse con un solo alleato, che è la Lega, con cui abbiamo lavorato bene, questa potrebbe essere una soluzione"