“La Regione – spiega l’assessore De Francisci - continua nella sua azione di massimo contrasto alla peste suina africana, anche in vista del prossimo Audit della Commissione europea previsto nei prossimi mesi. Confido ovviamente nella sensibilità di tutti i soggetti interessati perché solo con un lavoro comune potremo sconfiggere una volta per tutte la peste suina”. L’assessore, nel corso della sua visita ieri a Lanusei, ha anticipato la firma e il contenuto del decreto anche ai sindaci dell’Ogliastra, ai quali ha rinnovato l’appello nel sostenere la Regione in questa battaglia comune.
Il decreto dispone l’applicazione delle misure sanitarie di lotta alla Psa negli allevamenti suinicoli, in tutti i suini (domestici e selvatici),e negli stabilimenti che producono carni suine e prodotti a base di carne suina. Le misure sanitarie hanno come obiettivo, oltre all’eradicazione della malattia dal territorio regionale, la tutela sanitaria del patrimonio suinicolo regionale ed extra regionale, la difesa e la promozione del commercio delle carni suine e dei prodotti derivati finalizzate a scongiurare la diffusione del virus.
Il provvedimento dell’assessore, strutturato in 34 articoli, prevede, tra le altre, norme sui controlli, sull’istituzione di zone di protezione e di sorveglianza, sulla formazione degli operatori, le sanzioni, marchiatura di identificazione dei prodotti, sui macelli autorizzati e sulle macellazioni domestiche, prescrizioni sanitarie per i cacciatori, sorveglianza epidemiologica sui suini selvatici.
I Servizi veterinari delle Asl eseguiranno almeno un controllo ufficiale in ogni azienda suina regionale, dove un campione di animali sarà sottoposto al prelievo di sangue. L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna svolgerà gli esami di laboratorio, estendendo il controllo anche alle altre malattie del suino, elevando in questo modo i livelli di qualifica sanitaria degli allevamenti. Nel decreto, inoltre, sono stati dettagliati maggiormente i protocolli di regolarizzazione di chi possiede ancora suini non iscritti alla Banca dati nazionale, che potranno essere registrati senza sanzioni.
Infine, nel provvedimento assessoriale sono recepite le indicazioni del ministero della Salute e del Corpo forestale di vigilanza ambientale sulle procedure di intervento nei confronti dei maiali trovati al pascolo clandestino, che resta vietato. Com